Conferenza stampa oggi pomeriggio in Associazione Commercianti per rendere noto agli organi di informazione quanto stabilito nella riunione degli iscritti di ieri sera. Sono stati oltre 100 i partecipanti, anche non soci, che hanno a gran voce richiesto agli organi dirigenti dell'Ascom di agire e prendere iniziative, anche drastiche, contro quello che viene considerato come un problema di “vita o di morte”. Oggetto del contendere il bando di gara per l'assegnazione di terreni in località Fabbreria che prevedono la successiva destinazione ad area commerciale con la possibilità di elevare la superficie fino a 2500 mq di vendita massimo.
Nello specifico i dirigenti dell'Ascom presenti, Leonello Spitella , Andrea Tattini, Raimondo De Furia, Giuseppe Torti ed Enzo Carciofi , parlano di uno sviluppo dell'area di Fabbreria, per quasi 20.000 metri disponibili per superfici di vendita che non supereranno secondo il piano commercio attuale( e le disposizioni di quello regionale) i 2.500 metri.
Previste in ogni caso dal piano commercio il rilascio di 15 nuove licenze e la possibilità di trasferimento di altre 27 con conseguente aumento di metratura di vendita, nel territorio di competenza comunale fino a quasi 70mila metri. e fino alla concorrenza dei fatidici 2mila e cinquecento per singola unità. Un ” volume di fuoco” impressionante.
Una sorta di “piano di battaglia” che i commercianti non comprendono e che si fa duro da accettare in piena crisi economica generale e del territorio soprattutto. I dirigenti contestano soprattutto la tempistica dei provvedimenti, ovvero sul finire di legislatura, con una ” fretta non giustificata” dice Spitella.
“I motivi per rifiutare un simile piano ci sono tutti- aggiunge Andrea Tattini-e non solo per le pressioni dei nostri iscritti, ma piuttosto per una attenta analisi dei bacini di utenza del territorio”. Dura la critica al piano elaborato per il Comune di Spoleto dal Dr. Andrea Kaczmarek che vale la pena di ricordare, prima di diventare consulente per i piani commerciali di una nutrito gruppo di comuni italiani e sicuramente umbri, mosse i suoi primi passi proprio alla Confcommercio di Perugia, dove ha imparato “il mestiere”. Una vera nemesi per la Confcommercio, che non perdona al Dottore la scarsa aderenza del piano alla situazione del territorio.
Ed allora per quanto riguarda le iniziative, come anticipato da TO®, si riconferma la data dell'incontro dei dirigenti di tutte le Associazioni di categoria cittadine con i candidati sindaci- facile pensare di che si parlerà- e prevista per il 14 Maggio prossimo, mentre rimane da fissare quella dell'incontro pubblico con i diretti interessati, Ascom e Istituzioni, con il fantasma della Serrata generale, che aleggia sulle parti in causa.
Oltre alla Serrata, in preparazione da parte dell'Ascom anche altre azioni come quella di avvalersi dell'Art. 1 comma 4 dell'attuale piano commerciale che è normalmente intesa come norma di garanzia. Ovvero qualora dovessero cambiare le condizioni per l'attuazione del piano questo si può rivedere ed anche sospendere.
TO® chiede ai dirigenti:”… e se nell'ottica del riequilibrio del territorio, che è presente in tutti i programmi elettorali dei candidati, le Istituzioni vi dessero la possibilità di riaprire la discussione in Regione sulle grandi superfici, offrendovi una G1 (superfici superiori a 10.000 metri di vendita ndr.) che fareste ? “.
Risposta all'unisono ” Prima blocchino i provvedimenti attuali, poi se ne parla!”
(CARVAN)
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