Due magionesi positivi al Coronavirus. Due casi che dimostrano perché il Covid-19 sia particolarmente insidioso e non si possa abbassare la guardia.
Alla persona dichiarata clinicamente guarita, risultata poi positiva ad un nuovo tampone effettuato in ospedale, si è aggiunto oggi il caso di un altro magionese che era asintomatico. E che si era recato in ospedale per essere sottoposto a un intervento chirurgico per una patologia non legata al Covid-19. Il tampone, in questo caso, gli era stato eseguito secondo il nuovo protocollo adottato in Umbria, che prevede controlli al personale sanitario, a pazienti e ad ospiti delle residenze protette.
Ricordiamo che una persona “clinicamente guarita”, cioè contagiata che non ha più sintomi, secondo i protocolli deve restare in isolamento fino a due tamponi negativi, perché ancora potenzialmente infetta e quindi possibile veicolo di contagio.
Il sindaco: contatti solo con i nuclei familiari
“Siamo di fronte a due casi – ha commentato il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini – che sono esemplificativi della particolarità di questo virus“.
“Un tutti e due i casi – fa sapere il sindaco – i contatti sono stati esclusivamente con i proprio nucleo familiare i cui componenti sono in isolamento. I familiari del nuovo positivo saranno a loro volta sottoposti a tampone sia orofaringeo che sierologico. Non c’è motivo di particolare allarme – tranquillizza Chiodini – ma serve mantenere alta l’attenzione e la prudenza”.
La situazione odierna complessiva vede pertanto due persone positive ricoverate, 17 guariti, 10 in isolamento, tra cui i familiari del nuovo positivo, e 247 in isolamento terminati in cui sono ricomprese le residenza protette.
Mascherine, le priorità
Per quanto riguarda le mascherine, si parla di prezzi calmierati (lo ha detto anche il premier Conte questa sera) e un meccanismo di distribuzione a favore delle fasce più deboli. “Una necessità – commenta Chiodini – che non può andare a pesare sui bilanci familiari”.
Quelle a disposizione del comune, fornite dalla Protezione civile regionale in numero abbastanza limitato – riferisce l’ente – sono state utilizzate per le forze dell’ordine, per volontari, per gli uffici aperti al pubblico e per le residenza protette. Circa un migliaio sono state distribuite con i buoni spesa.
La donazione
Una donazione di 900 mascherine per uso civile è stata fatta dalla torneria T.m.m. di Simone e Giacinto Mezzasoma e sono a disposizione di chi ne ha necessità contattando la Misericordia allo 075841819. Molte mascherine lavabili sono state prodotte da persone esperte che pur non essendo certificate sono comunque utili.
Gli assessori Silvia Burzigotti ed Eleonora Maghini, insieme al referente della protezione civile locale Filippo Rigucci, si stanno attivando con la Proloco per poter effettuare un acquisto di gruppo di mascherine ad uso civile all’interno di una cornice regionale e nazionale che possa garantirne l’acquisto senza accaparramenti e speculazioni