Dopo due anni di stop a causa della pandemia Covid, il Festival internazionale del giornalismo torna a Perugia (dal 6 al 10 aprile). La guerra in Ucraina, la conquista talebana dell’Afghanistan, ma anche i conflitti che insanguinano tante aree del mondo e che non sono sotto i riflettori internazionali, hanno spinto Arianna Ciccone e Chris Potter a mettere al centro di questa edizione il tema dell’informazione (e della disinformazione) nelle zone di guerra. Temi che si accompagneranno ad altri di stretta attualità, come i cambiamenti climatici, i diritti umani e civili, la giustizia sociale. Come sempre, il Festival del giornalismo affronterà dunque più tematiche, anche con esperienze dirette (240 gli incontri ai quali parteciperanno 600 speaker).
“Al festival – ha spiegato Arianna Ciccone presentando il programma – ci saranno i nostri fratelli e sorelle ucraini e russi, giornalisti e giornaliste impegnati da anni per raccontare i loro paesi ai loro concittadini e al mondo. Fra questi Meduza.io e Kyiv Independent, che saranno insieme anche nello stesso panel”.
Per la prima volta il Festival potrà contare su una location strepitosa come l’auditorium di San Francesco al Prato, che ospiterà tutti gli eventi per cui sono previste traduzioni.
All’edizione del Festival internazionale del giornalismo lavoreranno volontari provenienti da ) Paesi.
Spazio anche all’informazione locale, con il concorso, organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, “Raccontami l’Umbria”.
Il sindaco Andrea Romizi ha salutato con soddisfazione il ritorno, in presenza, del Festival del giornalismo, di cui Perugia è stata privata per due anni a causa della pandemia. Il sindaco ha rilevato che “in due anni sono però migliorati i contenitori, come il teatro Morlacchi, oggetto di ristrutturazione, e San Francesco al Prato, ormai restituito alla sua incredibile bellezza e unicità. Siamo felici di metterli a disposizione di un evento di così alto livello”. “Per Perugia – ha concluso Romizi – è una grande opportunità tornare al centro del dibattito sull’informazione. Ma il confronto con speaker autorevoli è importante per tutti in questo momento segnato da confusione e disorientamento”.
Anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione, nel contesto internazionale ed anche per la realtà locale: “Stiamo cercando il modo di stare vicini ai grandi eventi. Considero che un’informazione corretta, seria e approfondita, come quella promossa dal festival, aiuti tutti, anche il decisore politico. Il nostro territorio, inoltre, è un palcoscenico magnifico e si può distinguere proprio ospitando eventi di qualità come questo”.