Una mail al vetriolo, fatta spedire per di più da un consigliere di opposizione, per annunciare un ‘giallo’ (testuale) che per gli uffici di presidenza invece “non esiste”. E’ quella a firma del vice presidente del Consiglio comunale di Spoleto Sandro Cretoni – inviata poco fa alle redazioni dal collega di opposizione Massimiliano Capitani, Pd – con la quale lo stesso annuncia di essere stato “estromesso dalla Commissione normativa impedendomi di fatto di portare a termine il lavoro svolto” che si sta occupando del nuovo Regolamento per l’arredo urbano, quello che andrà a regolamentare una delle questioni più annose della città: l’installazione e la gestione da parte degli esercizi pubblici di gazebo, tende, pedane, ombrelloni e via dicendo. Un’accusa pesantissima, politicamente parlando, indirizzata direttamente al capogruppo di “Rinnovamento” Zefferino Monini.
L’accusa – leggiamo la denuncia di Cretoni che, a dir poco attapirato, si scrive anche il titolo, forse per aiutare il lavoro del cronista: “Giallo della delega – sfogo del Vicepresidente del Consiglio Comunale Sandro Cretoni”. Dunque, ecco lo ‘sfogo’: “Premesso che il sottoscritto non possiede alcun gazebo, pedana ecc., ecc. e quindi non ne faccio una questione “Cicero pro domo mea”, mi preme sottolineare che dopo aver contribuito per almeno tre mesi alle modifiche del Regolamento per l’Arredo Urbano con vari incontri con Associazioni di categoria, Assessore Cappelletti, Architetto Carola, sono stato improvvisamente escluso dall’ultima Commissione Normativa (quella decisiva in quanto ha votato l’atto) impedendomi di fatto di portare a termine il lavoro svolto. Sembrerebbe che la delega a me destinata a partecipare alla Commissione abbia cambiato improvvisamente direzione per volere del Capogruppo Monini. Restando in attesa di gradite delucidazioni, dichiaro fin da ora di non essere d’accordo con il regolamento per l’arredo urbano perché oltre ad alcune questioni di merito già ampiamente messe in evidenza nelle sedi deputate (e non recepite dall’Amministrazione) c’è una questione di metodo che non può non essere evidenziata. Non mi sembra giusto in questo momento di crisi economica penalizzare ulteriormente le attività commerciali presenti sul territorio. Il Vicepresidente del Consiglio Comunale, Sandro Cretoni”.
“Nessun giallo” – impossibile rintracciare telefonicamente Monini. A parlare però è il Presidente del Consiglio comunale, Giampiero Panfili che si dice ‘basito’ dalle parole usate dal Vice presidente. “Non comprendo il contenuto della nota – dice Panfili – che peraltro non risponde a verità. Il Vice presidente Cretoni non ha mai fatto parte di questa Commissione. E’ vero invece che nella penultima seduta, a causa dell’assenza della consigliera Silvia Rastelli, il capogruppo Monini ha delegato il consigliere Cretoni a partecipare ai lavori. Dunque un incarico temporaneo che il Gruppo di Rinnovamento usa assegnare a rotazione. Cretoni ha quindi partecipato ai lavori di giovedì scorso, 19 febbraio. Alla seduta di ieri (24 febbraio, n.d.r.) il capogruppo, nello spirito che dicevo, ha delegato la consigliera Maria Caporicci. Così come, ai lavori di ieri, ha preso parte il collega Massimiliano Capitani per sostituire il capogruppo del piddì Dante Andrea Rossi. Non vedo quindi il motivo di questa polemica che spero non sia tesa a perseguire altri fini”. Panfili non aggiunge altro. Se non confermare che il regolamento licenziato dalla commissione approderà domani in Aula per la discussione e, spera, definitiva approvazione. “solo per motivi di trasparenza preciso che il documento è stato approvato all’unanimità dei commissari della maggioranza e l’astensione dei colleghi della opposizione Massimiliano Capitani, Alessandro Cretoni e Laura Zampa, dunque senza alcun voto contrario”.
Conflitto di interessi? – la ‘bordata’ sta facendo il giro del Palazzo dove, fra i consiglieri che sostengono la giunta Cardarelli, sono in molti a sollevare in capo al consigliere un presunto conflitto di interessi. A Cretoni, infatti, se non direttamente, fanno capo alcuni esercizi commerciali che potrebbero essere interessati dalla nuova normativa municipale. C’è poi anche una questione di natura squisitamente politica che vorrebbe il consigliere sempre più vicino alla Lega Nord. Non passa inosservato neanche l’essersi appoggiato al collega piddino per l’invio del comunicato. “C’è un ufficio di presidenza” dicono da Rinnovamento “poteva benissimo rivolgersi al segretario per inviare il comunicato”. Anche se Capitani, a stretto giro di posta, fa sapere di aver spedito la mail ai giornali “solo perché Sandro Cretoni è impossibilitato a contattare i vari giornali online e carta stampata e mi ha dunque chiesto questo favore; il mio ruolo è esclusivamente di tramite”.
“Occasione persa” (M5S) – di poco fa una nota dei grillini che denunciano la scarsa partecipazione alla stesura del Regolamento. “Il 3 Marzo 2011 il Consiglio comunale votava una mozione a firma del Consigliere Carmelo Parente riguardante la pianificazione dell’arredo urbano che si basava sulla necessità di un confronto e sulla coesione cittadina in modo da coinvolgere direttamente le Associazioni Culturali Spoletine, i commercianti ed i semplici cittadini. Quindi, già in tempi non sospetti (la mozione in verità era stata depositata nel 2009, e ci volle un anno e mezzo perché il Consiglio Comunale la discutesse), avevamo lanciato la prima iniziativa per la salvaguardia delle peculiarità storico-artistiche del centro storico, nell’ottica di preservare il nostro patrimonio e di presentarci al turista con un ottimo biglietto da visita. Siamo quindi d’accordo sulla necessità di un regolamento in questo senso, come richiesto da Sovrintendenza e previsto dal Codice dei Beni Culturali, tuttavia, contestiamo fortemente il metodo adottato. Quella che poteva essere un’occasione per aggregare una città frammentata e sofferente intorno ad un progetto comune, sarà vissuta come l’ennesima imposizione che miete vittime soprattutto, e ancora una volta, nel centro storico (qui chiamato AMBITO 1), tra ristoratori e bar. Questi infatti avranno “l’obbligo di eliminazione immediata delle coperture dei gazebi”, a prescindere dagli investimenti effettuati per la loro installazione negli anni precedenti, quando la legge gli aveva concesso di utilizzarli. Se è vero che l’Assessore Cappelletti ha reso partecipi le Associazioni di categoria, lo ha fatto però a giochi fatti, presentando un progetto già concluso; idem per i Consiglieri Comunali che, a malapena, hanno avuto il tempo di consultare il fascicolo. Fare incontri per spiegare le decisioni non significa “partecipazione”, ma solo ricerca di un consenso di decisioni prese da altri. Questa città ha bisogno in primis di aggregazione, se vuole ripartire, e di sentirsi coinvolta e partecipe”. Concetti, questi ultimi, che sembrano andare in contrapposizione con quelli espressi da Cretoni che nella nota parla invece di “diversi incontri” con le associazioni di categoria.
Al voto – La parola finale sui gazebo spetterà al Consiglio comunale. Facile immaginare che domani l’aria in aula sarà a dir poco incandescente.
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