Ha incontrato la stampa questa mattina in sala Consiliare per parlare della situazione politica attuale, il sindaco di Gubbio Diego Guerrini. Di seguito la nota ufficiale del suo intervento. « Nel momento politico difficile e delicato in cui versa oggi la città si Gubbio, ritengo doveroso far riemergere la profonda radice democratica della storia di questa città. Rivolgo un pensiero alle grandi personalità che hanno consegnato a noi tutti una città di importanza rilevante in Umbria, in Italia ed in Europa: cittadini, intellettuali, politici, rappresentanti delle istituzioni che hanno reso veramente bella ed importante, in secoli di storia, la città di Gubbio. Mai nella nostra storia si è vissuto un momento di così forte crisi politica che sta producendo interrogativi e un profondo senso di disagio e di amarezza in tutti gli eugubini che si aspetterebbero dalle istituzioni e dalla politica risposte alla crisi economica del Paese. Mi faccio carico di questa situazione per dare maggiore possibilità alla politica di trovare una via d'uscita e ritengo che anche i consiglieri comunali ed i partiti del centrosinistra debbano assumere una chiara volontà costruttiva per dare il loro contributo in tal senso. Se questo non accadesse nessuno ci perdonerebbe di non aver dato risposte vere e per l'arrivo del Commissario che provocherebbe una sconfitta del progetto politico che in tanti abbiamo voluto. Il Comune di Gubbio in due anni non ha attraversato momenti di tranquillità costante, tutt'altro; sia per le complesse questioni da affrontare a livello amministrativo, sia per i fatti del 14 febbraio che hanno provocato innumerevoli rallentamenti nel funzionamento della macchina amministrativa. Se c'è stato uno scollamento tra esecutivo e gruppi consiliari, spetta a me fornire metodi e contenuti per ristabilire questo rapporto di collegiale confronto sulle scelte della città, con il contributo dei consiglieri comunali. Scelgo di guardare al domani auspicando che non sarò solo a fare queste scelte. Oggi pomeriggio è fissato un incontro con i consiglieri di maggioranza con i quali vorrei condividere, ascoltando le critiche e le valutazioni, un nuovo percorso nei metodi e nei contenuti come da tempo auspicato da tutti noi. Credo che il primo e l'esclusivo tema su cui confrontarci sia Gubbio ed il governo della città. A fronte di criticità che sono pronto a cogliere proporrò di condividere obiettivi di governo con tempi cadenzati, verifiche costanti, che possano vedere giunta e gruppi consiliari coesi nel raggiungerli. Occorre affrontare il tema della qualità dell' esecutivo nei termini di un nuovo e diverso profilo politico e di competenze dell'esecutivo stesso. A ciò aggiungo che prezioso sarà il contributo e la volontà dei partiti in termini programmatici e di proposte. In questi giorni sono arrivate e-mail e lettere da tantissimi cittadini e vorrei ringraziarli tutti perché nello sgomento e nell'amarezza, stanno dimostrando l'attaccamento all'istituzione pubblica e alla volontà che Gubbio possa essere governata da un governo democraticamente eletto. Non rispondo e non scendo sui tentativi che ancora oggi cercano di appesantire il clima di tensione già evidente. Voglio essere l'uomo del dialogo e del confronto e non colui che tende ad amplificare le amarezze. Chi rappresenta le istituzioni ha responsabilità che a volte comportano buttare giù bocconi amari, non per questo può essere lasciata sola la città. Tutti i consiglieri comunali nessuno escluso spero capiscano che prima viene Gubbio e poi le fibrillazioni e le criticità della politica. Il punto fondamentale dal quale non dobbiamo allontanarci è il programma di cambiamento che abbiamo sottoscritto per la città; in quel programma c'è un progetto vero di cambiamento che la città ha votato.»
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