Mentre cresce l’attesa, soprattutto tra i giovani, per il concerto dei Negrita, la band rock che si esibirà venerdì 7 agosto alle 21,30 in piazza Grande, con gli ultimi posti disponibili a 29,90 € su www.ticketone.it e www.ticketitalia.com, sabato 8 agosto, sempre alle 21,30, e di nuovo in piazza Grande, ci sarà un appuntamento con il fascino immortale del tango, con due big per deliziare un pubblico più adulto, l’attore Michele Placido e il premio Oscar pianista e compositore argentino Luis Bacalov.
Punta in alto, dunque, la seconda edizione di ‘Gubbio Doc Fest – Direzioni Ostinate e Contrarie’, ispirata alla omonima raccolta postuma di De Andrè, in programma nella città dei Ceri dal 7 al 9 agosto.
‘Con el respiro del tango’, da un’idea di Carlos Branca, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, è uno spettacolo che utilizza la musica, la voce, il respiro, per raccontare il Tango nella sua essenza più originale, un viaggio intimo ed immaginario all’interno di Buenos Aires, evocata attraverso i luoghi fisici della città. Si inserisce il ‘bandoneon’ affidato a Gianni Iorio, elemento costitutivo del tango, e qui interprete di un rarefatto respiro sospeso.
Bacalov è noto in tutto il mondo come autore delle colonne sonore dei film di Quentin Tarantino, Federico Fellini, Pierpaolo Pasolini. Premio Oscar per la colonna sonora del film “Il Postino“, il compositore è anche autore di “Concerto grosso” suonato dai New Trolls, ed arrangiatore di moltissimi brani interpretati da Mina, Claudio Baglioni, Gianni Morandi.
Coprotagonista e voce recitante è Michele Placido, icona del cinema e del teatro italiano. In questo spettacolo Placido interpreterà i versi dei principali poeti argentini: J.L. Borges, J.Gelman, R. Artl, raccontando con la maestria del suo talento interpretativo le passioni di Buenos Aires. Il raffinato tocco femminile è sapientemente apportato da Federica Vincenti, attrice diretta al cinema da Placido, e per il teatro anche poliedrica cantante, interprete in scena con Tullio Kezich, Vincenzo Cerami, Moni Ovadia.
“Buenos Aires – dice Bacalov – è la città dove sono nato e dove ho trascorso vent’anni. Una forte identità che non si cancella più. Ci sono tante cose che riguardano questa città immensa e meravigliosa […]. Buenos Aires è una città complicata, molto europea e allo stesso tempo latinoamericana. Un bel miscuglio. Tutti sanno che la grande realizzazione di Buenos Aires, dal punto di vista musicale, è il tango”.