Guardie mediche in fase di riorganizzazione, casa di comunità a Foligno con fondi diversi dal Pnrr e monitoraggio sulle esigenze dei reparti. Questo quello che hanno assicurato i vertici di Usl 2 di fronte alla Terza commissione del consiglio comunale, che li aveva convocati su richiesta della minoranza, per affrontare i temi dell’Aft e del servizio di continuità assistenziale.
Ribadito che “c’è una situazione di carenza di medici per cui anche la guardia medica è in sofferenza e quindi è possibile che nella riorganizzazione generale si operi una razionalizzazione, ma che sicuramente non si andranno a chiudere sedi che sono già, per motivi logistici, più svantaggiate di altre”. Una rassicurazione importante, dunque, per molti territori montani che in questo momento tremano.
Quanto alla Casa di comunità, è stato il direttore generale Massimo De Fino a rispondere, incalzato dalla consigliera Pd Rita Barbetti: “Le case di comunità sono finanziate dal Pnrr, così come gli ospedali di comunità. Esistono anche case di comunità direttamente attivate dall’azienda sanitaria così come ospedali. Su Foligno – c’è un finanziamento di 19 milioni di euro per la palazzina della salute. Questa Palazzina sarà nell’area ospedaliera e ospiterà le attività del distretto. Nella casa di comunità sono previsti servizi a vantaggio della popolazione: cup, anagrafe sanitaria, prestazioni, consultorio e attività specialistiche. Il finanziamento è su una struttura di 100 metri quadri. Se volete la casa di comunità con i fondi Pnrr, può essere inserita ma va spostato tutto quello che c’è in più a Foligno“.
Barbetti ha posto all’attenzione anche questioni strutturali: “la sanità sta andando verso una selezione naturale – ha detto – chi ha si cura, chi non ha non si cura. Non funziona ginecologia e consultorio. Il consultorio giovani apre una volta a settimana. In ospedale mancano dieci ostetriche, in maternità. Criticità anche per il consultorio in via Aspromonte (spazio ridotto), non è stata sostituita la ginecola in pensione a Montefalco e Bevagna. E serve la presenza dello psicologo, visto il bisogno crescente tra i giovani dopo la pandemia“.
“Le funzioni già ci sono su Foligno – ha detto De Fino sulle case di comunità – Le case di comunità vengono messe in periferia per la popolazione che ha più difficoltà di accedere. A Foligno c’è anche dipartimento di prevenzione, sert, i Pes. Sul personale ho chiesto di comunicarmi personalmente le persone assenti per malattie. Oggi 130 persone ammalate (38 medici e 51 infermieri). Se dovessimo coprire ogni giorno queste assenze, fallirebbe il sistema. Stiamo andando avanti con le assunzioni: per i medici, stiamo andando avanti con tanti concorsi ma le assunzioni a rilento. Chiuso concorso ginecologi, chirurghi, cardiologici. Organico è pieno. Sulle ostetriche, il numero è sufficiente nel garantire l’unità operativa, tenendo conto del numero dei parti“.
Il direttore del distretto di Foligno, Paolo Tozzi, ha sottolineato come per i consultori siano stati emanati degli avvisi per la ricerca di personale per coprire 44 ore, rimasti tutti senza risposte. Per lo psicologo: concluso l’iter per il trasferimento di una figura da Terni a Foligno.