Il Comune di Guardea potrà avvalersi del contributo di soggetti condannati dal tribunale di Terni per alcuni lavori di pubblica utilità.
L’iniziativa prende le mosse dall’art. 168 bis del codice penale. L’articolo, nello specifico, stabilisce che, su richiesta dell’imputato, il giudice può sospendere il procedimento e stabilire “la messa alla prova” sulla base di un programma di trattamento predisposto dall’ufficio di esecuzione penale esterna; la concessione della “messa alla prova, ovviamente, deve essere subordinata all’espletamento di una prestazione di pubblica utilità.
Il lavoro da svolgere, in definitiva, consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività, per un periodo non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi. L’imputato, inoltre, nel rispetto delle sue attitudini lavorative, può adoperarsi per: Stato, Regioni, Provincie, Comuni; e ancora per Aziende Sanitarie, Enti, Organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria, e di volontariato.