Finito a processo per degli ammanchi nei guadagni delle giocate del Lotto, un tabaccaio dell’assisano è riuscito a dimostrare la sua innocenza – per quanto con la ‘beffa’ di aver nel frattempo pagato il dovuto, circa 2.000 euro – nel procedimento penale.
L’uomo, accusato di appropriazione indebita di proventi del gioco del Lotto e difeso, per quanto riguarda il processo penale, dall’avvocato Federico Bettelli (foto in basso), è infatti riuscito a provare che nel periodo dei fatti contestati – le settimane contabili del 2 e del 9 febbraio 2021 – la tabaccheria era ‘affidata’ a un parente che lo aiutava nella gestione dell’esercizio commerciale. Il danno era stato quantificato in poco meno di 5.500 euro, anche se – al netto della cauzione – l’ammanco era di poco meno di 3000 euro.
Il tabaccaio, condannato lo scorso agosto dalla Corte dei Conti, ha nel frattempo risarcito l’Agenzia delle dogane, ma nel processo penale è riuscito a dimostrare la sua innocenza, non solo perché assente dalla tabaccheria ma anche perché il legale è riuscito “a dimostrare le difficoltà familiari” del suo assistito, “che hanno impedito a quest’ultimo di accertarsi in breve tempo degli ammanchi”. Ammanchi che sono stati nel frattempo ripianati, e per questo il giudice ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero.