Non bastano due gol al Perugia per proseguire il sogno di conquistare la Serie A. Due volte in vantaggio con Koaun e con Matos, i Grifoni si fanno riprendere dalle Rondinelle, che sfruttano gli errori della difesa biancorossa. E poi trovano il gol vittoria con Bianchi. Il Perugia ne avrebbe segnato anche un terzo di gol, alla fine dei tempi regolamentari, quando però Forneau aveva già fischiato per un fallo visto nell’area dei padroni di casa.
10′ pt GOL PERUGIA Al primo affondo il Grifo passa in vantaggio con Koaun! Cross perfetto di Beghetto dalla sinistra, Kouan si inserisce di testa e non dà scampo a Joronen.
16′ pt OCCASIONE BRESCIA Moreo di testa anticipa Curado, Chichizola può solo vedere la palla sfiorare il palo alla sua destra.
17′ pt La finta di Moreo favorisce Bertagnoli a centro area, che sbaglia il controllo e si lascia cadere senza tocco dell’avversario.
37′ pt Sul corner di Burrai, Curado colpisce solo di testa, ma non inquadra la porta.
44′ pt OCCASIONE PERUGIA Il pallone di De Luca supera Joronen, ma Kouan sul secondo palo di testa colpisce l’esterno d ella rete.
45’+3′ pt RIGORE PER IL BRESCIA Il Var richiama l’arbitro Forneau per il pallone che finisce sul braccio di Curado sul tentativo di rovesciata di Leris. L’arbitro Forneau decide per il rigore, tra le proteste dei giocatori del Perugia. Azione del Brescia nata da un fallo inutile di Kouan in pressing fuori dall’area. Ma una decisione che farà discutere: Curado tocca la palla con la mano, girandosi per non rischiare di essere colpito dal tentativo di sforbiciata di Leris, che manca la palla.
45’+5′ GOL BRESCIA Dal dischetto va Pajac, che spiazza Chichizola.
FINE PRIMO TEMPO: Il Brescia parte meglio, ma al primo affondo il Perugia trova in vantaggio. La pressione del Brescia si concretizza in una sola occasione per le Rondinelle, sull’incornata di Moreo. E’ anzi il Perugia a sfiorare il raddoppio ancora con Kouan. Nel finale i padroni di casa trovano il pari in modo piuttosto occasionale: il Perugia concede una punizione dal limite, da cui scaturisce il fallo di mano di Curado, che si girà per non essere colpito al volto e colpisce la palla sul braccio, non attaccato al corpo. Rigore che da regolamento sembra esserci, ma episodio molto sfortunato. I biancorossi protestano piuttosto per alcuni cartellini mancati nei confronti dei giocatori del Brescia. Partita aperta.
5′ st Olivieri si libera e calcia di destro, Joronen respinge in corner.
10′ st OCCASIONE PERUGIA Sulla palla di Falzerano in area De Luca colpisce di testa non inquadrando la porta, togliendo il pallone da Olivieri alle sue spalle. Il centravanti del Perugia era anche in fuorigioco, Olivieri sembrava invece in posizione regolare.
11′ st OCCASIONE BRESCIA Ci prova Tramoni, grande risposta di Chichizola.
33′ st Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Bertagnoli appostato al limite dell’area, che però calcia lontano dai pali della porta difesa da Chichizola.
35′ st OCCASIONE BRESCIA Chichizola chiude la porta a Jagiello che ci prova dal limite.
44′ st OCCASIONE PERUGIA Santoro va in gol, ma l’arbitro Forneau aveva già fischiato un fallo in area, quando un calciatore del Brescia è caduto in area insieme a Curado. Il replay mostra semmai un fallo ai danni del Perugia, che avrebbe portato al calcio di rigore. Incomprensibile la scelta di Forneau di fischiare prima che l’azione finisse. Proteste del Perugia, Santopadre infuriato in tribuna.
45′ st +2′ OCCASIONE BRESCIA Proia in area gira di testa, la palla esce di poco, con Chichizola fuori causa.
45′ st + 3′ FINISCE IL SECONDO TEMPO, SI VA AI SUPPLEMENTARI Seconda frazione con tanto nervosismo e poche occasioni, nonostante i cambi operati da Corini e Alvini. Nel finale il Perugia trova la rete che avrebbe probabilmente deciso la sfida, ma l’arbitro aveva fischiato in precedenza il classico fallo di confusione. Un episodio che farà molto discutere. Il Perugia ha ancora a disposizione i 30 minuti dei supplementari per provare a vincere la gara e proseguire nei playoff.
12′ pts GOL PERUGIA Matos prende palla al limite dell’area sulla destra, si accentra, il suo tiro trova una deviazione e si infila nell’angolo dove Joronen non può arrivare.
3′ sts GOL BRESCIA Bianchi mette al centro la palla sulla quale non arrivano né Chichizola, né Curado, Aye la metta dentro.
8′ sts OCCASIONE PERUGIA De Luca calcia da punizione angolata, la palla manca non di molto l’incrocio dei pali.
10′ sts Sul corner Zanandrea anticipa tutti, ma non inquadra la porta.
14′ sts GOL BRESCIA Sull’azione in percussione di Jagiello la palla finisce a Bianchi, che batte Chichizola in uscita. Bianchi punisce ancora il Perugia.
15′ + 2′ sts FINISCE 3-2 Il Brescia prosegue nei playoff per la Serie A.
Brescia – Perugia 3-2 (1-1 al 90′)
10′ pt Kouan (P), 45’+5′ Pajac (B) rig., 12′ pts Matos (P), 3′ sts Aye (B)
Brescia: Joronen 6, Sabelli 6 (1′ pts Bianchi 8), Cistana 6, Adorni 6, Pajac 6.5 (14′ st Huard 6), Bertagnoli 6 (38′ st Proia 6.5), Bisoli 6, Leris 7, Tramoni 6.5 (14′ st Jagiello 6.5), Moreo 6.5, Palacio 5.5 (38′ st Aye 6.5). All. Corini 7.
Perugia: Chichizola 6, Sgarbi 6.5, Curado 5.5, Dell’Orco 6 (1′ st Zanandrea 5.5), Falzerano 6 (25′ st Ferrarini) 5.5, Segre 6 (18′ st Santoro 6.5), Burrai 6, Beghetto 7 (10′ pts Carretta 6), Kouan 6.5 (27′ st D’Urso 5), Olivieri 5.5 (43′ st Matos 6.5), De Luca 5.5. All. Alvini 7.
Arbitro Forneau.
La partita dei Grifoni
Chichizola 6: nel primo tempo è praticamente inoperoso, fino al rigore che dà il pari al Brescia. Nella ripresa respinge bene i tentativi di Tramoni e Jagiello. Non riesce a intercettare l’imbucata bassa di Bianchi che condanna il Perugia.
Sgarbi 6.5: sfortunato sul rimpallo che porta alla terza rete del Brescia, che chiude l’incontro. Per il resto una prova di grande carattere e qualità.
Curado 5.5: sull’episodio che porta al rigore non gli si può imputare nulla: si gira d’istinto per evitare di prendere un colpo in faccia e la palla gli cade proprio sulla mano. E’ ancora sfortunato protagonista sull’azione che avrebbe portato al gol partita di Santoro, fermato dall’arbitro per un presunto fallo commesso proprio da Curado. In realtà è lui ad essere buttato a terra. Si fa bruciare da Aye sul gol del pari, con la complicità di Chichizola, anche se al centro c’erano due attaccanti azzurri.
Dell’Orco 6: stringe i denti, poi è costretto a uscire. Ed è una grande perdita per il Perugia (1′ st Zanandrea 5.5: non demerita, fino a quando si fa attaccare alle spalle da Bianchi, che piazza l’assist del 2-2).
Falzerano 6: solita voglia di fare, ma senza incidere sull’incontro (25′ st Ferrarini 5.5: questa volta la sua freschezza non riesce a dare il giusto dinamismo).
Segre 6: solita prestazione di sostanza (18′ st Santoro 6.5: a un minuto dalla fine del tempo regolamentare piazza la rete che avrebbe qualificato il Grifo, ma l’arbitro aveva già fermato tutto per un fallo di confusione in area).
Burrai 6: meno appariscente di altre occasioni, ma dirige un buon Perugia.
Beghetto 7: i suoi traversoni tagliati sono sempre un pericolo per gli avversari. Su uno di questi arriva l’incornata di Koaun che vale il vantaggio (10′ pts Carretta 6: non vede la porta, però serve il pallone che porta al nuovo vantaggio del Perugia con Matos).
Kouan 6.5: ancora croce e delizia del Perugia. Porta in vantaggio i suoi con un’incursione in area da centravanti. Ne sbaglia invece un’altra, appostato sul secondo palo. Commette per troppa foga il fallo, nel recupero del primo tempo, da cui scaturisce il rigore del pari (27′ st D’Urso 5: Alvini prova ad affidarsi alla sua qualità, ma stavolta non incidente, come era stato contro il Monza).
Olivieri 5.5: tanta generosità, ma una sola conclusione in porta (43′ st Matos 6.5: non sta bene, eppure riesce a siglare il vantaggio, nei supplementari, che illude il Perugia).
De Luca 5.5: il ragazzo è generoso, però riesce a tirare verso la porta una sola volta, nei supplementari. La cosa migliore è il servizio che Koaun non finalizza.
All. Alvini 7: le ha provate tutte per vincere a Brescia, come aveva promesso ai tifosi. E sarebbe anche riuscito nell’impresa, se l’arbitro Forneau avesse atteso la conclusione dell’azione nell’area del Brescia, anziché fischiare prima che Santoro scoccasse il tiro inutilmente vincente.