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GRANDE PARTECIPAZIONE AL PARCO DEI CANAPÈ PER LA 6^ GIORNATA DIOCESANA DEGLI ORATORI PARROCCHIALI (Foto TO®)

“Ragazzi in festa per vivere la città. Cittadinanza, festa, tradizione”: è questo il manifesto della sesta Giornata Diocesana degli Oratori Parrocchiali, voluta dalla Diocesi di Foligno e patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Foligno. Nella mattinata di ieri, presso il Parco dei Canapè, circa 500 ragazzi e ragazze, accompagnati dai loro parroci, educatori ed animatori, hanno accolto chiassosamente e gioiosamente l’invito del vescovo, Monsignor Gualtiero Sigismondi, e del sindaco, Nando Mismetti (annunciato ma assente, sostituito dall’assessore Elisabetta Piccolotti), a confrontarsi, attraverso il gioco e i lavori di gruppo, sui temi della cittadinanza, della festa e della tradizione.
A ogni ragazzo e ragazza giunto sul post il proprio cappello: verde per la 1. e 2. media, bianco per la 4. e 5. elementare e rosso per la 1., 2. e 3. elementare. Un deciso e voluto riferimento al tricolore come nella precedente edizione della manifestazione, stavolta nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Siete belli, bellissimi e tanti ed è difficile parlare a voi, abituato come sono a rivolgermi agli adulti” ha detto ai ragazzi Monsignor Sigismondi che, per rompere il ghiaccio, ha voluto assegnare ad ogni lettera di “festa”, assieme ai ragazzi, una parola: “F per felicità, lo stare insieme. E per eucarestia, la domenica facciamo festa perché c’è l’eucaristia. S per solidarietà. T per tradizione, perché questo appuntamento è tradizionale. A per amore, o meglio, attesa dell’amore. Quanta gioia e gratitudine esprimo al Signore per vedervi così numerosi. Ora le parrocchie diventano dei laboratori bellissimi”. “Per la città è una giornata di festa molto importante” ha invece esordito l’assessore Piccolotti. “È bellissimo vedere tanti ragazzi di tutte le età in un parco sotto gli alberi, piuttosto che giocare alla play-station. Questa festa ci parla di un’idea di società, di stare insieme e di convivenza civile. I ragazzi che fanno festa sanno dare tanto alla città e la città non deve essere sorda ma ascoltare. È un discorso non semplice ma appassionante”.
I ragazzi, sempre divisi in fasce d’età, hanno svolto le proprie attività in diversi posti della città. I “rossi” presso la Sala della Misericordia del Teatro San Carlo, i “verdi” nella chiesa di Santa Margherita e i “bianchi” nella chiesa del Gonfalone in piazza San Francesco. Per poi ritrovarsi di nuovo al Parco dei Canapè e vivere successivamente un momento di gioia e di vicinanza con gli immigrati della Tunisia ospitati alla Caritas di Foligno.

(Elisa Panetto)

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