GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO PER IL PRESEPIO VIVENTE DI CERRETO - Tuttoggi.info

GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO PER IL PRESEPIO VIVENTE DI CERRETO

Redazione

GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO PER IL PRESEPIO VIVENTE DI CERRETO

Lun, 29/12/2008 - 10:28

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Anche quest'anno gli sforzi e le fatiche degli organizzatori sono stati premiati dalla grande affluenza di persone che hanno assistito il 26 dicembre tra stupore e meraviglia alla prima rappresentazione del Presepe Vivente a Cerreto di Spoleto.

Il presepe a Cerreto, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco, è ormai diventato un appuntamento rituale che da cinque anni si ripete in maniera sempre diversa e richiama un sempre maggiore afflusso di visitatori.

E' così come d'incanto ogni vicolo ed ogni serie di ripide scalette prende vita animato dalla storia e dalla magia del Natale.

Giovani attori rivestono l'antico ruolo dei personaggi descritti dai vangeli e narrano i momenti del Natale dall'annuncio dell'Angelo alla nascita del Redentore, guidati dalla preziosa regia di Graziano Sirci.

I lumini segnano il cammino fino alla capanna, di nuovo allestita presso i ruderi dell'ex Chiesa di San Nicola.

Nell'area si diffondono dolci melodie natalizie, scricchiola la legna nei bracieri, gorgoglia l'acqua della cascatella che si tuffa nel laghetto pieno di trote per la gioia del pescatore.

Il fabbro forgia il ferro arroventato e lo piega al suo volere, il vasaio plasma la creta per dare forma a vasi, ciotole e brocche di ogni dimensione, abili dita filano la lana per essere tessuta sul grande telaio e gomitoli di cotone affidati alle merlettaie diventano pizzi di rara bellezza.

Il canestraio intreccia ceste di vimini e il mastro falegname intaglia il legno, l'erborista prepara i suoi medicamenti.

Alcune donne nel forno impastano pane e focacce, altre scartocciano pannocchie e setacciano i legumi; gli uomini lavorano il maiale e ne ricavano salsicce che scoppiettano sul braciere per allietare il palato dei visitatori.

Nella cantina si gusta il vino caldo e nella locanda si gioca e si mangiano frittelle.

Centurioni romani fanno guardia alla reggia di Erode, i pastori sorvegliano il loro gregge e preparano il formaggio.

Nella capanna adorato dai Magi e dai pastorelli, tra Maria e Giuseppe un bimbo tranquillo gioca con la paglia riscaldato dall'alito dei bue e dell'asinello secondo la più classica delle iconografie.

A tutti appuntamento alle ore 17,00 del 1 e 6 gennaio in Piazza Pontano a Cerreto di Spoleto.


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