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Governo, legge di bilancio 2022 stanzia altri 6 miliardi per sisma Centro Italia | Aggiornamenti

Il Governo recepisce in parte l‘allarme del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Nella legge di bilancio 2022 sono previsti infatti altri 6 miliardi per finanziare la ricostruzione post sisma del Centro Italia. Una misura che arriva a ridosso delle celebrazioni per il quinto anniversario dal terremoto che ha coinvolto Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo nel 2016.

Fondi raddoppiati dal Governo ma ancora insufficienti

Finora erano stati stanziati 6 miliardi di euro per gli interventi sugli edifici danneggiati dal sisma. Ma il commissario Legnini nell’ultimo mese ha ribadito più volte che ne servono almeno il triplo: dai 18 ai 20 miliardi. Ed allora ecco che il Governo è intervenuto parzialmente a sostenere le richieste. Intanto arrivano circa ulteriori 6 miliardi. Circa 12, quindi, in tutto.

Il provvedimento è contenuto nel disegno di legge “recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024” approvato giovedì pomeriggio dal Consiglio dei Ministri. Da Palazzo Chigi viene infatti comunicato che, tra gli investimenti pubblici, “sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in Centro Italia”.

Non accolte richieste su Superbonus

Nel suo appello pubblico, nell’ambito delle celebrazioni promosse dall’Anci a Camerino, Legnini aveva chiesto anche che venisse rifinanziato il Superbonus al 110%. Su questo però il Governo è stato inamovibile ed ha proseguito dritto sulla strada già emersa nei giorni scorsi: “Gli incentivi al 110% – ha deciso il Consiglio dei Ministri – sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%“.

Governo proroga anche lo stato di emergenza

Proprio Legnini, intanto, nel pomeriggio commenta il disegno di legge del Governo. Che ha disposto – si apprende – anche la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia, con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione, e della gestione commissariale.  

Il commissario ricorda che con le oltre 21 mila richieste di contributo presentate a tutt’oggi, per un valore di 6,1 miliardi di euro, e con 11 mila domande già approvate con la concessione di 3,1 miliardi, la somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata.

Legnini: “Mantenere alto l’impegno sulla prevenzione”

“Ringrazio il Governo per l’attenzione costante rivolta alla ricostruzione post sisma, che finalmente marcia ad un ritmo sostenuto, e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le scosse di questi giorni nelle Marche (oggi una di 4.3 gradi, ndr) ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione” sottolinea il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini. 

“Solo quest’anno in Centro Italia – ricorda – abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4 mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno profuso fin qui il grandissimo lavoro che resta da fare. Dobbiamo ricostruire ancora almeno 40/50 mila edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici decisa dal Governo è molto positiva. Il mio auspicio è che ora il Parlamento possa migliorare queste norme, per far sì che i bonus siano confermati per le aree colpite dalle catastrofi naturali, così da garantire una ricostruzione sicura e sostenibile” sottolinea il Commissario, che proprio oggi ha diffuso i dati sull’andamento della ricostruzione al 30 settembre scorso. 

Il rapporto sulla ricostruzione aggiornato al 30 settembre

I numeri del 2021 confermano e consolidano l’accelerazione della ricostruzione privata, mentre si registrano progressi consistenti anche sul fronte delle opere pubbliche.

Nei primi nove mesi dell’anno, come si legge nel Rapporto pubblicato oggi sul sito internet della Struttura commissariale (http://www.sisma2016.gov.it), le richieste di contributo presentate sono state 1.581, mentre quelle approvate, con l’autorizzazione ad aprire i cantieri e la concessione di 1,5 miliardi di contributi, la metà di quelli autorizzati dall’avvio della ricostruzione, sono state ben 4.082.

Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi effettivamente erogati nei primi nove mesi del 2021, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, ammontano a 542 milioni di euro, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero anno 2020, pari a 381 milioni di euro.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.

Il Rapporto sulla ricostruzione al 30 settembre, insieme alle iniziative per la chiusura del censimento dei danni al patrimonio immobiliare privato e pubblico, saranno illustrate dal Commissario Legnini sabato mattina nel corso di una conferenza stampa a Norcia alle ore 9,15 presso il Centro di Valorizzazione di via Solferino.

(ultimo aggiornamento alle 15.40)