Una due giorni con il frullo delle bandiere, per celebrare i 50 anni di vita, di successi e soprattutto di passione, degli Sbandieratori di Assisi. La città serafica si prepara alla due giorni del 10 e 11 ottobre, quando – dopo lo spettacolo già messo in piazza durante il Calendimaggio e dopo alcune iniziative estive – la storica compagine festeggerà ufficialmente il suo primo cinquantenario.
Gli Sbandieratori di Assisi nascono infatti nell’ottobre del 1975 per l’iniziativa di alcuni giovani sensibilmente attaccati alle tradizioni ed alle manifestazioni popolari umbre, in particolare quelle della loro città, dove il momento più alto in questo senso è rappresentato dalla Festa del Calendimaggio. Tramite l’arte della bandiera, il gruppo si propone di rievocare alcuni momenti di storia della propria città e di rappresentare il nobile spirito di libertà. “La determinazione, la precisione, l’abilità nel manovrare il drappo, la destrezza, il colpo d’occhio e l’accurata preparazione atletica, sono gli elementi che contribuiscono a realizzare uno spettacolo che da sempre riscuote successo”, spiega Francesco Mancinelli, presidente del gruppo.
Nello specifico il 10 ottobre si terrà la presentazione di un volume sulla bandiera a Palazzo Bonacquisti, alla presenza di tanti importanti relatori, ed è in programma anche una mostra nella Sala del Palazzo del Capitano del Popolo con foto e video che ricordano la storia degli sbandieratori. Ci sarà poi un grande spettacolo itinerante con quattro gruppi ospiti, da Gubbio, Faenza, Gualdo e Firenze, con esibizioni a Santa Chiara, in piazza e sul prato di San Francesco, dove tutto cominciò 50 anni fa: “Ci allenavamo lì”, ricordava Mancinelli al Corriere dell’Umbria qualche giorno fa e “dal prato della basilica assisana, che oggi ringraziamo i frati per averci concesso, gli Sbandieratori sono arrivati al mondo. Siamo stati in Kuwait, in Francia, al Columbus Day di New York, a Los Angeles e San Francisco, al carnevale dei fiori di Debrecen è una delle manifestazioni più note in Ungheria”.
Il tutto portando i loro numeri: la compagine assisana ha in repertorio la piccola e la grande squadra, il vessillo, il turrione, il duello, il torneo, il giullare e il celeberrimo fiocco, il numero più pericoloso ed avvincente in cui ogni sbandieratore deve saltare al di sopra dei compagni facendosi passare contemporaneamente la bandiera sotto le gambe. La difficoltà è sempre maggiore via via che aumenta il numero degli sbandieratori distesi.