Intorno alle 11,00 di questa mattina il Ministro per lo Sviluppo, Paolo Romani, ha incontrato la delegazione degli operai della Basell, e questa è la prima notizia importante della vicenda che ha visto protagonisti circa 30 operai della multinazionale francese in una maratona podistica di 100 km, da Terni a Roma per chiedere un intervento risolutivo sula vertenza Basell alle forze di governo nazionali. La seconda buona notizia è che al tavolo della discussione il Ministro ha ammesso tutti gli esponenti delle rappresentanze locali e regionali dei sindacati e degli schieramenti politici per creare una soluzione condivisa nel senso più ampio del termine. Paolo Romani ha speso parole importanti per il polo chimico ternano e si è impegnato in prima persona per cercare di accelerare i tempi sugli accordi tra i vertici della Basell e quelli della Novamont, la multinazionale che ha già presentato 2 progetti per avviare una nuova produzione biocompatibile nel sito chimico: “Considero Terni un anello importante dell'intero sistema produttivo chimico nazionale – ha dichiarato Romani – settore su cui il governo si impegnerà a investire risorse e a valorizzare iniziative. Pertanto mi impegnerò in prima persona da qui fino al 6 aprile (giorno in cui è previsto il prossimo incontro tra i vertici Basell e Novamont) affinchè si riescano a superare le resistenze della Basell sui progetti presentati da Novamont”. Le riserve che i leader della multinazionale francese hanno sempre espresso riguardano la possibilità che si verifichi una concorrenza interna alle due aziende, ma il secondo progetto presentato da Novamont sembrerebbe più accomodante e garantista sotto questo aspetto. “Se l'incontro tra le parti del 6 aprile andrà a buon fine – ha continuato Romani – mi impegnerò affinchè siano garantiti al progetto Novamont tutti gli strumenti finanziari necessari per avviare il progetto. Farò in modo che ci sia un incontro con le istituzioni politiche locali per pianificare un intervento condiviso e funzionale alla risoluzione di tutti i problemi”. Dalle parole del Ministro sembrerebbe una vittoria a tutto campo quella ottenuta dagli operai in marcia, ma troppo spesso in questi ultimi mesi le parole non si sono tradotte in fatti, circostanza che induce i rappresentanti sindacali alla prudenza: “Diciamo che è andato benino l'incontro col Ministro, ci sono spiragli positivi che ci fanno ben sperare sul buon esito della vicenda. Per ora abbiamo ottenuto un importante traguardo sul duplice impegno di Romani nell'intervenire politicamente e finanziariamente qualora l'incontro del 6 aprile sia risolutivo. Speriamo che nel futuro si possa avere maggiore attenzione da parte del governo senza dover percorrere 100 km a piedi”.
(Luca Biribanti)
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