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Giustizia: Giuliano Marchetti imputato per omicidio volontario premeditato

Ri. Fo.

“Al processo potrà accadere qualsiasi cosa, per noi era però fondamentale che fosse riconosciuta l'aggravante della premeditazione”: con queste parole l’avvocato Massimo Proietti ha commentato la decisione della Cassazione in base a cui Giuliano Marchetti, che il 23 marzo del 2011 uccise con tre colpi di fucile la compagna Marianna Vecchione, dovrà rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione. L’imputato ha sempre sostenuto che gli spari partirono accidentalmente, nel corso di una colluttazione; la Cassazione ha però respinto il ricorso presentato dalla Procura di Terni contro l'ordinanza del Gip Maurizio Santoloci, che aveva rimesso gli atti per la riformulazione del reato in omicidio volontario, per “sopravvenuta carenza di interesse”. La tesi dell’avvocato Proietti, che rappresenta la famiglia Vecchione, è appunto che: “Non fu un omicidio d’impeto.” Nel frattempo la data della prossima udienza è stata fissata per giovedì 26 luglio.

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