Che la decisionista Stefania Proietti – portata al lavoro collegiale, ma con l’ultima parola che le spetta per il volere degli elettori-cittadini, come ha dimostrato in questi anni alla guida al Comune di Assisi – si facesse dettare l’agenda dai partiti politici erano apparso strano. E l’atteso colpo di teatro, qualora non fosse arrivato nel mettere in discussione i nomi “proposti” per la Giunta, si penava sarebbe comunque arrivato nella riarticolazione delle deleghe o nella scelta dei dirigenti o ancora con le nomine nelle partecipate.
E invece Stefania Proietti, a cinque giorni dal debutto in Consiglio regionale (la prima seduta è convocata per il 19 dicembre) ha voluto mettere subito in chiaro come intenda svolgere il suo mandato da governatrice. Anche con il Pd, il partito di maggioranza relativa che porta in Aula 9 consiglieri sui 12 di maggioranza.
E se il segretario dem Tommaso Bori e il portavoce pentastellato Thomas De Luca vogliono accomodarsi in Giunta, la porta è aperta, ma nelle materie che la stessa Proietti deciderà per loro.
Questo era del resto il tenore del messaggio che da giorni circolava nelle chat delle liste e dello staff che ha accompagnato la sindaca di Assisi nella trionfale campagna elettorale alla conquista della Regione.
Una campagna elettorale in cui il principale ferro su cui si è battuto è stato quello della sanità. Con la promessa di ridurre in tempi rapidissimi (anche se i famosi cento giorni sono poi stati “prorogati”) le liste d’attesa. Normale che Stefania Proietti su questa promessa (e su quella, in generale, di dare un diverso assetto e passo alla sanità umbra) si giochi tutta la sua credibilità in avvio di legislatura. E dunque una materia così complessa non sarebbe stata affidata in bianco al solo Bori, tra l’altro accreditato per un possibile salto a Roma già nella prossima tornata delle politiche.
Proietti ha individuato in Donatella Donetti, umbra con un curriculum importante come manager della sanità, che l’ha portata fino alla direzione generale dell’Azienda ospedaliero – universitaria S. Andrea di Roma, la figura in grado di dare una sterzata all’assetto della sanità umbra. Un riassetto nel quale la manager dovrà rendere conto principalmente proprio alla governatrice, che terrebbe per sé la delega alla Sanità, almeno intesa come alta programmazione. Con possibilità di spacchettare altre materie della complessa voce che assorbe l’80% del bilancio. Altra delega, quest’ultima, sulla quale Proietti vorrebbe avere un controllo diretto.
Da ingegnere ambientale, poi, Proietti ha più volte ribadito di avere una conoscenza e competenza diretta sulla materia di tutela ambientale, rifiuti ed energia. E allora, dopo i timori manifestati in particolare da imprenditori dell’area ternana per le posizioni considerate estremiste espresse dai cinquestelle, ecco arrivare anche dei distinguo sulla delega all’Ambiente sulla quale Thomas De Luca confidava molto.
Qualcosa di simile, in campagna elettorale, era arrivato per altre deleghe legate al mondo ambientale. Quando Proietti, incontrando le associazioni venatorie, di fronte ai timori per le voci di un approdo al Broletto dei cinquestelle anti-caccia, aveva prospettato che avrebbe tenuto per sé la delega alla caccia.
Un effetto domino sui desiderata per le deleghe che coinvolgerebbe anche Miss Preferenze tra i dem, Simona Meloni, in bilico tra l’Agricoltura (ambita dai bocciani) e alcune delle materie che erano in capo alla Agabiti (sulle quali, in alternativa, Proietti pensa di “spostare” Bori).
Il segretario umbro del Pd sabato mattina era all’Assemblea nazionale dem. Dove, dietro le quinte, si è parlato anche di quanto stia avvenendo in Umbria. Certo, se la strategia di Proietti ha il via libera da Elly Schlein, i maldipancia umbri dovranno per forza passare. Un po’ diversa la questione pentastellata, con Giuseppe Conte che è stato investito della vicenda, esprimendo, pare, delle perplessità.
Si gioca invece tutta in Umbria la partita interna ad AVS (che del resto ha a Foligno 2/3 dei suoi vertici nazionali). Dove il ballottaggio tra Santi e Barcaroli è legato più che altre alle deleghe rimanenti dopo aver trovato la quadra con M5s e soprattutto col Pd.
Tutta in casa la scelta di Stefania Proietti su chi portare in Giunta da Umbria Domani, la lista civica al cui gruppo, tra l’altro, ha deciso di aderire. Aumentandone così il peso specifico, superando AVS e M5S. Nelle ultime ore torna a farsi avanti il nome di Luca Ferrucci per lo Sviluppo economico. In alternativa, Bianca Maria Tagliaferri è persona che ha la piena fiducia della presidente e che sarebbe pronta per occuparsi, vista la competenza professionale, della scuola. La scelta di Stefania Proietti di aderire il gruppo di Umbria Domani potrebbe anche non richiedere l’ingresso di un assessore da questa lista (che sarebbe rappresentata dalla stessa presidente con in mano deleghe pesanti) e far scattare il terzo posto in lista per il Pd.
Annullato il vertice con i partiti
Ultima ore, per scegliere. Ore in cui Stefania Proietti sembra preferire come interlocutori coloro che sono molto vicino a lei e coloro che sono invece a Roma. Con i livelli regionali che invece trovano spesso il suo numero occupato. E intanto è stato annullato il vertice con le forze politiche che era fissato per oggi, domenica.