“Sicurezza, viabilità e bellezza“. Sono le tre parole d’ordine con cui Giuliano Giubilei lancia la sfida al sindaco Andrea Romizi. La campagna elettorale dell’alfiere del centrosinistra parte ufficialmente (un mese dopo l’inizio di fatto, che può già contare su tre-quattro assemblee pubbliche) da Ponte Felcino. “Un luogo simbolo“, chiarisce. Come lo sono le periferie di Perugia da recuperare e riqualificare, ponendo un freno alla cementificazione. Quelle periferie dove la gente prima votava a sinistra e poi ha scelto di cambiare, perché si è sentita abbandonata. E come un luogo simbolo lo è Fontivegge, il segno di come il ripristino della legalità non si possa garantire solo con gli annunci e cavalcando le paure legate all’immigrazione. Ma nei confronti di chi non rispetta la legge, Giubilei, da sinistra, non ha paura di usare, come aveva già fatto nell’assemblea pubblica organizzata da Anima Civica, le parole “tolleranza zero”.
E poi c’è la viabilità, un altro tema importante, per la qualità della vita dei cittadini e per favorire lo sviluppo economico. Con alcune questioni aperte, come il Nodo di Perugia complicato dal progetto Ikea. L’altro cardine del suo programma è la “bellezza“. Di una città “un po’ spenta, che deve tornare capitale“. Ruolo che ha perso “non solo negli ultimi cinque anni“. Ed a qualcuno che ha indossato la fascia di sindaco prima di Romizi saranno fischiate le orecchie, per non dire altro…
E’ intorno a questi temi che Giuliano Giubilei conta di riportare il nuovo centrosinistra nei piani nobili di Palazzo dei Priori. Ed è su questi che ha sciolto la riserva, “pronto – dice – a mettermi al servizio della mia città“. Con il programma e i nomi della squadra che saranno resi noti tra un mese e mezzo, annuncia. Dopo un confronto con i rappresentanti e associazioni così come utilizzando il supporto di professori universitari.
Nella Torre del molino della Catasta di Ponte Felcino, luogo scelto per comunicare la scontata discesa in campo, non ci sono i rappresentanti di quei partiti e movimenti (Pd, Psi, radicali, Mdp – Art. 1, Anima Civica) che lo sostengono. Ed ai quali dovrebbero affiancarsi due liste “del candidato”. Giuliano Giubilei sceglie di presentarsi da solo davanti ai colleghi della stampa per annunciare di aver accettato la candidatura a sindaco. “I partiti hanno fatto un passo indietro“, sottolinea, per rimarcare che la sua candidatura ha una “forte impronta civica“. Il centrosinistra, su questo punto, ci tiene molto, dopo la batosta del 4 marzo. Anche se non tutti, specie nel Pd, sono riusciti a tenere a freno il proprio entusiasmo in queste settimane di campagna elettorale con riserva. “Svolgerò questo ruolo in totale autonomia e libertà“, assicura Giubilei. Un messaggio rivolto un po’ agli elettori perugini, un po’ ai rappresentanti di partito scalpitanti. Nei confronti dei quali, comunque, ha già ottenuto un risultato insperato: mettere d’accordo tutte le fazioni del Pd.
Giubilei auspica da qui a maggio una campagna elettorale “senza schiaffi” e in questo confida nello stile dell'”educato” Romizi. Però, il pacato Giubilei, un avvertimento lo dà: “Su di me potete dire di tutto, tranne che sono un radical chic“. Insomma, nell’arena con la rampolla Carla Spagnoli, almeno su certi battibecchi, non ci scenderà più.