Ad un anno dall’inizio dell’attività ha già preso in carico 150 cause civili, 100 fascicoli penali e prodotto oltre 500 atti: con questo bilancio di breve periodo il Giudice di pace di Città di Castello torna nella sede storica della giustizia tifernate, Palazzo del Podestà, e si presenta alla città sabato 21 novembre alle ore 12.
Dopo la soppressione del Tribunale, il Comune si è preso carico di mantenere in città almeno un grado di giurisdizione, sostenendo costi economici ed organizzativi del Giudice di pace, magistratura in grado, come dicono i numeri, di rispondere alla domanda di giustizia e di certezze giuridiche dei cittadini di questo territorio
Questo ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta, che interverrà alla cerimonia di inaugurazione insieme a Aldo Criscuolo, presidente del Tribunale di Perugia, Daniele Cenci, consigliere di Cassazione, e Riccardo Lorenzi, giudice di pace coordinatore.
L’ordinaria attività del Giudice di pace di Città di Castello prevede almeno tre udienze al mese, il giovedì mattina, di diritto penale e da due a quattro udienze al mese, di consueto il martedì o il venerdì, per il contenzioso civile. La presenza in aula del giudice Lorenzi è integrata da quella della collega Rosa Maria Candeloro. Nell’ufficio lavora un funzionario, un cancelliere per il civile e un operatore.
“Il Palazzo del Podestà è stato al centro di una rivisitazione complessiva che riguarda la struttura e le destinazioni – ha aggiunto Bacchetta – A fianco degli interventi di miglioria e messa a norma delle sale di piano terra, che ospitano il punto di prestito e lettura ‘Nelfrattempo’, abbiamo convertito il piano nobile del Palazzo del Podestà alle nuove mansioni relative all’ufficio del Giudice di pace, che consideriamo un ausilio fondamentale per non aggravare cittadini e imprese in caso di contenziosi”.