Città di Castello

Giovanni Sciaboni compie un secolo di vita, salgono a 21 gli ultracentenari tifernati

Ha compiuto 100 anni Giovanni Sciaboni, tifernate doc con una vita intera dedicata alla famiglia e alla terra.

Un traguardo festeggiato con i tre figli Laura, Sara, Angelo e i propri cari, a cui si è unito anche il sindaco Luca Secondi, che ieri (10 marzo) nel giorno del suo compleanno, gli ha fatto visita nella casa di Cornetto (Città di Castello) per donargli una targa commemorativa insieme alla responsabile dei Servizi Demografici Daniela Salacchi.

L’occasione ha permesso di “aggiornare” ulteriormente il conteggio dei centenari a Città di Castello, che si conferma sempre più terra “longeva”. Con Giovanni salgono infatti a 21 gli ultracentenari totali (6 uomini e 15 donne).

Secondo di 6 figli, Giovanni è nato a Lugnano il 10 marzo 1924 ed è cresciuto in una famiglia di 15 persone. Chiamato alla leva a Campiglia Marittima (Livorno) due mesi prima della caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, allo scioglimento della compagnia militare tornò a Città di Castello con un interminabile viaggio a piedi e con mezzi di fortuna. Tra gli aneddoti curiosi quello che lo ha visto improvvisarsi “barbiere” dei “vicini di casa” tedeschi a Lugnano, dai quali fu ingaggiato per provvedere alle necessità della cura quotidiana dell’aspetto.

Nell’ottobre 1950 prese casa al Cornetto insieme al fratello minore Lazzaro, al padre e alla madre. Apprezzato coltivatore di tabacco, ha ricevuto anche un premio dallo storico direttore della Fattoria Autonoma Tabacchi Silvio Donadoni, per il quale iniziò a lavorare nel 1971. Appassionato di libri e assiduo lettore di giornali, Giovanni ha terminato la carriera lavorativa nel 1984, all’età di 60 anni. Fino al 1990 ha comunque continuato a curare il tabacco nei seccatoi, senza mai perdere di vista il proprio orto. Da quando nel 2020 anche occuparsi della terra è divenuto difficile, Giovanni ha dedicato le giornate a insegnare alla famiglia tutti i suoi segreti.