Alla Nuova Biblioteca Pubblica scelta di letture, film, documentari e audiolibri, iniziative nelle scuole e il ricordo speciale dell’Istituto d’Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani"
Nel “Giorno della Memoria” in occasione del 77° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e in ricordo della Shoah, l’Amministrazione comunale di Orvieto condivide con i cittadini il ricordo della vicenda storica ed umana di una delle pagine più tristi del Novecento.
In tal senso, per tutta la settimana, la Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” propone agli utenti una scelta di letture, film, documentari e audiolibri per la Giornata della Memoria. Nelle sale e all’ingresso della biblioteca sono stati allestiti, infatti, dei punti dedicati a queste proposte, con una speciale selezione per i ragazzi: dai classici alle novità editoriali, gli scritti, le riflessioni, le testimonianze, le voci che, nel fare memoria, continuano a parlarci e a interrogarci nel presente.
Tra le iniziative previste nelle scuole per il Giorno della Memoria, inoltre, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani” di Orvieto, nell’aiuola al centro del piazzale, verranno messe a dimora delle rose Resurrection e Peace, per ricordare rispettivamente la tragedia della Shoah e la fondazione dell’ONU, sottolineare il forte valore simbolico e ricordare a tutte le generazioni di studenti, di oggi e di domani, che non può esserci pace senza memoria e senza pensiero profondo, coltivato con cura. Un gesto significativo che caratterizza, tra l’altro, l’avvio del 50° anno di autonomia del Liceo Scientifico orvietano.
La cerimonia – fa sapere l’Istituto “Majorana-Maitani” – consolida lo speciale legame che da tempo lega la scuola al campo di sterminio di Ravensbrück e la cerimonia di piantumazione della rosa Resurrection, una rosa del ricordo, è anche un simbolo di lotta e di speranza, in memoria di tutte le donne di Ravensbrück.
Alla manifestazione interverrà Ambra Laurenzi, figlia della deportata Mirella Stanzione e presidente del comitato internazionale di Ravensbrück, che con la sua testimonianza, offrirà spunti di riflessione alle studentesse e agli studenti dell’Istituto che hanno scelto questo tema per la loro assemblea mensile del 28 gennaio prossimo.