“La sinistra italiana, ed in modo particolare quella umbra, è così impegnata per la campagna elettorale che non ha trovato il tempo per dedicare la dovuta e necessaria attenzione per il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe e dei massacri operati dai titini nella Venezia Giulia e la Dalmazia. Quando c’è da condannare il comunismo, evidentemente, anche le massime cariche istituzionali della Regione hanno di meglio da fare”. E’ quanto dichiara Rocco Girlanda, deputato Pdl e coordinatore regionale del partito di Silvio Berlusconi. “E’ triste constatare come in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio le iniziative istituzionali, nelle scuole e negli enti locali inizino una settimana prima e terminino ben oltre la giornata appositamente dedicata, come è giusto che sia; mentre quando bisogna ricordare l’uccisione premeditata di migliaia di nostri connazionali, colpevoli unicamente di essere italiani, l’evento passa sottotono. La sinistra, come sempre, applica due pesi e due misure: in pompa magna quando bisogna condannare il fascismo ed il nazismo, in seconda o terza fila quando è necessario ricordare i crimini del comunismo. Un silenzio assordante – conclude Girlanda – tanto più nel corso di una campagna elettorale dove chi aspira a governare il Paese dovrebbe dar prova di sapersi approcciare alla storia senza spirito partigiano e con la capacità di riuscire a produrre una memoria condivisa che sani le ferite della storia contemporanea del nostro Paese”.