Polverone intorno all'atto approvato dal consiglio comunale di Foligno
La mozione della leghista Luciana Collarini ha scosso la città della Quintana dopo un dibattito in consiglio comunale, rimbalzato anche sui media nazionali.
Il testo della mozione
Il dibattito in Aula
Dibattito infuocato. Dopo l’illustrazione del documento, la prima ad intervenire la dem Rita Barbetti: “Mozione priva di motivazione, vita sacra a prescindere. Il termine ‘santità’ viene usato anche in maniera sacrilega. Non riesco a concepire una giornata per la sacralità della vita, portando ad esempio personaggi come Trump. Che non si osi parlare di santità, associandola ad una persona che ha ordinato più esecuzioni di quelle degli Stati. Una proposta che arriva da un partito che, anche in Italia, vede vite di serie A e di serie B, quando si lasciano morire persone innocenti sui barconi. L’aborto è uno dei drammi più grandi, ma la scelta è un problema di coscienza“.
“La decrescita è legata a cause diverse, non all’aborto – ha detto la consigliera M5S Rosangela Marotta – i dati statistici dicono motivazioni differenti. Vorrei invitare alla separazione del ruolo di consigliere ad uno morale. Anche io sono per la tutela assoluta della vita, ma anche io sono rimasta basita su questa mozione: il consiglio comunale deve occuparsi di una cosa del genere? I folignati non aspettavano altro per istituire la giornata per santità della vita, soprattutto in questo momento. Affrontare discorsi in questo modo è superficiale“. Di “uso improprio dei dati citati”, ha parlato David Fantauzzi (M5S).
Dopo la minoranza, l’assessore al Sociale Agostino Cetorelli: “Ho riunito un osservatorio sulla vita in questi giorni, insieme ai consultori che stanno collaborando ad un nuovo approccio di sinergia tra Consultori, Comune e associazioni. Nel 2015 451 nati, nel 2016 415 nuovi nati, nel 2017 380, nel 2018 374, nel 2019 379, nel 2020 386. L’approccio che voglio dare è sociologico, le riflessioni che ho sempre pensato sono di questo stampo: la politica e l’amministrazione se non avesse preso la gestione del calo della natalità ci troveremmo senza argomenti. La mancanza di nuovi nati asciuga la riflessione generale. Mi aspettavo un crollo ulteriore nell’anno del Covid, ma la tendenza di crescita ci da un segno di speranza. Condivido l’allargamento sulla riflessione generale della sacralità della vita, ma questa mozione è un punto di partenza“.
Mauro Malaridotto (Lega) ha portato avanti la dichiarazione di voto per il Carroccio: “Negli ultimi anni, la difesa per la vita è purtroppo perché dovrebbe essere condivisa, ma è solo portata avanti dal centrodestra“. E sulle morti in mare: “Morti anche il 12 novembre 2020, quando al ministero dell’Interno c’era il ministro Lamorgese con un governo di centrosinistra“. Di “ipocrisia di un partito” ha parlato Mario Gammarota, Foligno 2030.
Le reazioni
Dopo la concitata giornata di ieri, importanti anche le reazioni di oggi. Foligno in Comune: “L’ennesimo atto della strategia oscurantista e ipocrita della Lega, che tenta incessantemente di ridurre i diritti delle donne e tornare al medioevo. Vorrebbero far passare il diritto all’aborto come un crimine, quando l’unico crimine qui è quello di impedire e ostacolare la libera e consapevole scelta delle donne di autodeterminarsi. Questa ennesima vergogna, ispirata dal senatore Pillon, viene discussa mentre gli ospedali della regione sono al collasso, mentre le scuole sono chiuse, mentre molti esercizi commerciali e produttivi soffrono le restrizioni della zona rossa”.
Il gruppo consiliare dei 5 Stelle: “La tesi dei consiglieri di maggioranza è stata di imputare il calo delle nascite alla applicazione della Legge sull’interruzione volontaria di gravidanza. A nulla è servito evidenziare, da parte nostra, che dall’entrata in vigore della legge 194 ad oggi, gli aborti hanno fatto registrare una diminuzione del 74%, che i dati ci dicono che il calo delle nascite dipende da altri fattori, che c’è bisogno di più equità e maggiori tutele per le donne e per le famiglie. Evidentemente l’obiettivo della maggioranza non era quello di affermare la sacralità della vita, di tutti e sempre come deve essere, ma quello di riportare indietro l’orologio della storia e definire come “sacra” la vita in base a classificazioni che non possono essere accettate, e che noi non accettiamo“.
La Cgil: “Crociata della Lega contro la donna”
“L’istituzione da parte del Comune di Foligno di una ‘Giornata per la santità della vita’ non solo è una chiara violazione dei principi di laicità delle istituzioni pubbliche, ma rappresenta l’ennesimo attacco diretto ai diritti e alle libertà delle donne di tutta l’Umbria, che hanno già dimostrato con i fatti di non essere disponibili a veder rimesse in discussione conquiste fatte ormai più di 40 anni fa”. Ad affermarlo in una nota è Vanda Scarpelli, segretaria della Camera del Lavoro provinciale di Perugia.
“Ci sembra davvero paradossale – continua Scarpelli – che in un periodo in cui così tante vite sono state spazzate via anche per inefficienze organizzative, le amministrazioni a guida leghista si dedichino a iniziative simili, continuando la loro crociata contro la libertà delle donne di decidere sul proprio corpo e sulla propria gravidanza. Il Comune di Foligno farebbe meglio a curarsi dei bisogni delle donne: il bisogno di lavoro e, quando questo c’è, la necessità quantomai attuale di conciliare i tempi di vita con l’impegno professionale, e quindi l’importanza di garantire servizi educativi a sostegno delle donne e delle famiglie. Per non parlare della prevenzione, della medicina di genere, dei consultori ridotti all’osso, del gravissimo problema della violenza sulle donne da parte degli uomini contro il quale va potenziata la rete dei servizi, a partire dai centri antiviolenza. E allora – conclude Scarpelli – smettiamola di fare demagogia e di giocare sulla pelle delle donne e iniziamo a rafforzare questi servizi”.