Una raccolta firme tra i commercianti del centro e delle periferie di Perugia per raccogliere le adesioni e far sì che il servizio di mobilità notturna, ‘Gimo’, non venga interrotto. Dovrebbe infatti terminare il 30 giugno, con la ‘fine della corsa’ delle due navette che nei week-end collegano il centro perugino con le periferie. Ma gli studenti non ci stanno, in particolare quelli riuniti all’interno di Udu-Sinistra Universitaria, che anche attraverso la raccolta firme di associazioni e commercianti vogliono restituire la dimensione di un servizio, come la mobilità notturna, che reputano utile e fondamentale.
Parte “Gimo” | Udu festeggia la mobilità notturna | Perugia “città europea”
La petizione – “Non sono solo le istituzioni ad essere importanti per la buona riuscita del progetto e la sua continuazione – scrivono gli studenti dell’Udu – ma è la cittadinanza ad avere in ciò un ruolo cruciale. Stiamo girando in queste settimane per gli esercizi commerciali presenti sul tragitto delle navette notturne, raccogliendo le firme di colore che pensano che Gimo sia un’iniziativa che deve essere prolungata oltre la sperimentazione. Accanto a ciò, stiamo anche raccogliendo le firme delle associazioni, parte importante della Città, ma anche di chiunque ritenga che la mobilità notturna sia un arricchimento per Perugia e coloro che la vivono”.
Le zone battute – Per Gimo, ci spiegano da Udu, verranno raccolte le firme in centro storico così come in periferia. “La raccolta procede – ci dicono – e stiamo trovando riscontro positivo. Puntiamo ad aver completato la raccolta entro il 30 giugno”. Prossime tappe per la raccolta saranno Ferro di Cavallo, Madonna Alta e Centova.
Tavolo rinviato – Nei primi giorni di luglio si sarebbe poi dovuto tenere un tavolo di confronto su iniziativa del prof. Rossi, delegato del Rettore dell’Unipg, per discutere insieme ai rappresentanti degli studenti, alla Regione Umbria e al Comune di Perugia riguardo al prolungamento del progetto Gimo – mobilità notturna. Tuttavia, il tavolo è stato rimandato dal Comune a circa metà luglio, portando come motivazione ragioni logistiche.
”Gimo è per noi un servizio che sta funzionando perfettamente, al quale teniamo molto – dichiara Luigi Leone Chiapparino, coordinatore di Altrascuola – Rete degli studenti medi Perugia – e che riteniamo indispensabile per gli studenti. È inammissibile che una discussione importante come quella riguardo al suo prolungamento non abbia ancora una data certa. Non siamo disposti ad accettare di essere presi in giro, speriamo perciò di avere al più presto modo di chiudere questo periodo di incertezza.”
Aggiunge Costanza Spera, coordinatrice di Sinistra universitaria – Udu Perugia, che ‘‘le nostre associazioni sono sempre aperte al confronto per portare agli enti competenti il punto di vista degli studenti perugini. Una città universitaria ha bisogno di un servizio di mobilità notturna, come dimostra il grande utilizzo registrato in questo periodo di sperimentazione e l’appoggio dimostrato da esponenti del consiglio regionale, membri dell’amministrazione dell’Università degli studi di Perugia e dell’ADISU: è arrivato il momento di rendere Gimo un servizio permanente. Se questa intenzione non vi è, ci venisse detto fin da subito.”
“Come Altrascuola-Rete degli studenti medi Perugia e Sinistra Universitaria – Udu Perugia, speriamo che questo tavolo possa avere una data certa e cheil rinvio, voluto dal Comune, sia dovuto ad una volontà degli enti competenti di avere una discussione più completa e costruttiva possibile, e non ad un semplice modo per prendere tempo. La stessa Regione non può continuare a tacere dopo le aperture dell’Assessore Chianella durante un’audizione in Consiglio Regionale. Rimane comunque la mancata volontà di voler rinnovare tale servizio per il mese di Luglio, un’occasione sprecata in vista di eventi come Umbria Jazz o l’Umbria che spacca, sempre popolati da giovani. E nonostante ciò, vorremmo poter riporre fiducia nella volontà delle istituzioni partner di Gimo di arrivare ad una data certa con il proposito di rinnovare il servizio per tutto l’anno.
Ci auguriamo che le intenzioni delle istituzioni non siano semplicemente rimandare la discussione: qualora ciò si rivelasse fondato non siamo disposti ad indietreggiare di un passo su un progetto che la nostra città aspettava da dieci anni”.
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