Vendita quote Asm ad Acea, scoppia il caos sulla segrettezza degli atti. Gentiletti contro dirigente Comune "Fatto grave"
Caos in aula sull’emendamento presentato dal consigliere Alessandro Gentiletti “alla luce delle valutazioni chiedo che la delibera non contenga la segretezza degli atti, visto che l’offerente non ha ritenuto che fosse necessaria”. Era in discussione l’approvazione della delibera sulla cessione delle quote Asm ad Acea.
Parere negativo, scatena Gentiletti
La dirigente Grazia Marcucci, nell’esprimere il suo parere, riferito in aula dal presidente del consiglio Francesco Maria Ferranti (che aveva sospeso il consiglio comunale perché l’emendamento di Gentiletti richiedeva un parere tecnico, ndr), come “negativo” ha fatto infuriare Gentiletti visto la motivazione addotta sarebbe stata “politica”; cioè nell’intenzione di Gentiletti, secondo gli uffici tecnici, ci sarebbe una volontà politica di deligittimare l’iter istruttorio seguito dagli uffici tecnici.
Gentiletti furioso
A questo punto Alessandro Gentiletti è diventato furioso chiedendo la convocazione formale della dottoressa Marcucci e che fosse messo a verbale un eventuale rifiuto. Non senza qualche imbarazzo, alla fine, la dottoressa Marcucci ha precisato, come chiesto, le motivazioni del suo parere negativo.
Il nodo della nota Acea
La dottoressa Marcucci ha precisato “Secondo l’art.49 del Tuel, non decido io sull’ammissibilità dell’emendamento e non compete a me. Chi ha istruito gli atti dà un parere di regolarità tecnica e se ci sono riflessi anche contabile. La nota dell’Acea non dice che la riservatezza viene meno ma che in osservanza all’art.43 ognuno si sarebbe preso le proprie responsabilità rispetto alla secretezza degli atti”.
“Gli atti non erano segreti”
Gentiletti, tornato alla calma, ha parlato di “fatto gravissimo”, visto che l’assessore Masselli e il consigliere Brizi, in Commissione, dopo una comunicazione di Acea, avevano detto che “gli atti non erano segreti”.