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Gestione caccia, Mancini si sfila dalle critiche di Confavi

Non ci sta il consigliere regionale Valerio Mancini, presidente della Seconda Commissione, ad essere inserito tra gli amministratori che, secondo il presidente di Confavi Terni, Sergio Gunnella, non hanno portato a quel cambio di passo sperato sulla caccia in Umbria.

Anche Mancini, infatti, è il destinatario di una lettere che Gunnella ha indirizzato alla presidente Tesei, alla Giunta (in particolare all’assessore delegato Morroni) e ai presidenti di Commissione. Un messaggio, quello di Gunnella, che per Mancini è “parzialmente condivisibile”. “Ma – aggiunge l’esponente della Lega – le accuse di negligenza rivolte, tra gli altri, anche alla mia persona in qualità di presidente della Seconda commissione sono totalmente infondate e smentite dai fatti”.

“Sin dallo scorso mandato – rivendica Mancini – mi sono battuto a tutela dei cacciatori e degli agricoltori. Battaglie – ricorda – che ho portato avanti anche nel nuovo corso”.

“In questo anno e mezzo – afferma a proposito dell’attuale legislatura – ho a più riprese convocato i loro rappresentanti in Commissione poiché convinto che soltanto attraverso un’interlocuzione seria e continuativa con i soggetti portatori di interesse si possano prendere le decisioni più opportune. Come Lega abbiamo sempre manifestato con forza e rispetto il nostro pensiero, talvolta discordante rispetto a quello dall’assessorato di competenza e degli ATC. Abbiamo assunto posizioni anche dure pur di difendere cacciatori e
agricoltori – aggiunge Mancini – come nel caso del regolamento della caccia
di selezione per caprioli e cinghiali o per la questione legata ai
risarcimenti agli agricoltori per danni causati dalla fauna selvatica”.


“Promesse elettorali non mantenute”,
i cacciatori si rivolgono direttamente a Tesei


Il cambio dei vertici degli Arc 1 e 3

Mancini chiede che venga riconosciuto anche il lavoro della Lega sulla caccia: “In queste ultime settimane, come partito abbiamo chiesto a più riprese che si provvedesse a un cambio dei vertici degli ATC 1 e 3 e abbiamo in ogni sede difeso i cacciatori, troppo spesso scambiati per bancomat. Il presidente Gunnella non si è mai rivolto alla Seconda commissione che presiedo, pertanto – osserva – non accetto critiche prive di qualsiasi fondamento: se vorrà, sarò disponibile a dialogare con lui come sto facendo con tutti i rappresentanti delle associazioni, e insieme lavoreremo affinché si trovino soluzioni in tempi brevi”.

Mancini insiste: “Ormai le posizioni non sono più conciliabili e coloro ai quali è demandata la gestione del mondo venatorio dovranno fare un
passo indietro. Le associazioni venatorie sono ben consapevoli che né il
sottoscritto né la Lega sono colpevoli di quanto sta accadendo”.