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Gatti “sfrattati” a Canoscio, il parroco “Colonia trasferita per problemi igienici”

“Un aiuto per i gatti di Canoscio”, questo il nome del gruppo nato, da stamattina, su Facebook e che già ha fatto parlare oltremodo gran parte dell’Alta Valle del Tevere. A far discutere è stato infatti lo “smantellamento” della colonia felina (censita dalla Usl) che da circa 20 anni si trova, appunto, nei pressi della Basilica della Madonna del Transito, da sempre meta di pellegrinaggio dei fedeli tifernati e non.

La piccola struttura, costruita dai volontari Enpa, veniva usata per dare un rifugio, ben celato dietro la vegetazione, ai numerosi gatti della piccola frazione del Comune di Città di Castello, che lì vi trovavano cibo e acqua in abbondanza, portati dagli stessi ideatori di questo “luogo ameno”, e riparo.

L’allarme è scattato proprio oggi, quando alcuni dei volontari si sono accorti che la struttura dedicata ai felini era stata praticamente smontata di tutte le sue parti. Apriti cielo. La segnalazione ha fatto il giro del web e, in pochissime ore, tantissimi amanti degli animali e semplici cittadini scandalizzati, in cerca di risposte, hanno spedito mail a raffica al parroco del santuario don Franco Sgoluppi, senza risparmiare commenti molto pesanti nei suoi confronti. Per non parlare di chi si è scomodato addirittura a segnalare la cosa a Striscia la Notizia o citare improbabili aneddoti.

Per cercare di capire qualcosa di più la redazione di Tuttoggi ha contattato telefonicamente lo stesso don Franco, che ha spiegato, non senza qualche dispiacere per le polemiche piovutegli addosso (anche immeritate), i motivi di questo “gesto”:

Nel rispetto delle persone che ne hanno cura e, soprattutto, degli animali che vi hanno rifugio, abbiamo deciso semplicemente di “trasferire” la colonia, spostata di soli 200 metri e sempre a ridosso del santuario. E’ stato necessario farlo per meri motivi igienico-sanitari, problematica acuitasi con l’aumentare del numero dei gatti

Sperando che questo clima di caccia alle streghe possa presto scemare, ci auguriamo soprattutto, e questa è la cosa più importante, che i felini possano continuare a godere del loro rifugio anche dopo questo piccolo “trasloco”.

Foto dal gruppo Facebook “Un aiuto per i gatti di Canoscio”