Perugia

Gabbie per cinghiali, dibattito sull’utilizzo nelle aree urbane

Si torna a dibattere, tra animalisti e cacciatori, su un tema che però interessa da vicino anche i semplici cittadini, sul modo più opportuno per affrontare la presenza dei cinghiali a ridosso di strade e centri abitati.

Un dibattito riaperto dalla trappola anti cinghiale comparsa nel piazzale del Bove, dopo la segnalazione di animali presenti nella zona. Probabilmente attirati dai resti di cibo che restano dopo i due mercati settimanali che si tengono in quel punto.

La Lav: è pericolosa anche per animali domestici e bambini

Lav Perugia chiede di eliminarla, lamentando la modalità “cruenta” scelta. E soprattutto la sua pericolosità, in un’area frequentata da cittadini e turisti (lì c’è infatti anche l’area attrezzata per i camper). Per gli animali domestici portati a passeggio e per i bambini. Riportando il caso dei figli di turisti che, incuriositi dalla gabbia, stavano per farla scattare, rischiando di ferirsi. Per questo ne chiede la rimozione e che ne venga vietato l’utilizzo in aree urbane.

I timori dei cacciatori dopo il caso Spoleto

E questo mentre invece all’interno degli Atc umbri si dibatte sull’opportunità di preferire l’utilizzo delle gabbie alle battute di caccia per contenimento, dopo l’incidente capitato a Spoleto, con due colpi che, involontariamente, hanno colpito la finestra di un’abitazione. Portando alla denuncia del cacciatore che ha sparato il colpo e del caposquadra. Con la conseguenza che i cacciatori si sono rifiutati di rispondere alla seconda chiamata per abbattere i cinghiali che vagano in una zona considerata pericolosa.

Anche nel Ternano, dopo le numerose denunce di cinghiali che vagano a ridosso di aree abitate, si pensa di posizionare nuove trappole per la cattura. Tema che sarà oggetto di un incontro con il prefetto.