Questa notte alle persone che frequentano ‘Il Flauto Magico’ è stato strappato il cuore dal gesto vile con cui ladri spregiudicati hanno sottratto loro alcuni tra gli oggetti e gli strumenti più cari, foto e ricordi dei momenti felici, molto di ciò che riempiva di gioia e serenità una quotidianità difficile e che era stato donato loro dalla comunità tifernate
E’ la denuncia con cui stamattina, a nome della giunta comunale, l’assessore al Sociale Luciana Bassini ha portato all’attenzione pubblica il furto compiuto all’interno del Centro Socio Riabilitativo Diurno per disabili adulti “Il Flauto Magico” di via Pieve delle Rose, nel quartiere Graticole, durante la conferenza stampa convocata nella struttura, insieme al presidente della Cooperativa La Rondine Luciano Veschi e alla responsabile del servizio Michela Renzacci.
Attraverso l’effrazione della porta di ingresso gli ignoti autori dell’azione ladresca hanno trafugato dai locali del centro un computer portatile, una televisione da 46 pollici, diversi attrezzi da falegnameria del laboratorio per le attività ricreative, tra i quali trapani, carteggiatrici e seghetti, e una somma di denaro di modesta entità all’interno del distributore automatico di bevande, che è stato scardinato.
“Come amministrazione condanniamo con assoluta fermezza questo atto e confidiamo nell’azione investigativa delle forze dell’ordine per individuare i responsabili e tentare di recuperare quanto è stato rubato”, ha sottolineato Bassini, che insieme a Veschi ha lanciato un appello agli autori del furto:
Chiediamo a chi ha compiuto questo gesto di mettersi una mano sul cuore e di ravvedersi, facendoci riavere oggetti che non sono di particolare valore economico, ma che per le persone che trascorrono le proprie giornate al ‘Flauto Magico’ hanno un grandissimo valore affettivo
A testimoniare il disagio dei 29 utenti del centro diurno è stata la responsabile Renzacci, che ha raccontato lo sgomento per la perdita di tutte le foto delle persone che frequentano il servizio, archiviate nella memoria del pc rubato. “E’ stato un trauma per tutti accorgersi di non avere più la memoria di tutto quello che abbiamo condiviso con i nostri ragazzi in questi anni”, ha detto.
“Se si ruba a persone disabili, che vivono una condizione molto problematica, si ruba ai bambini, si ruba nei cimiteri, abbiamo proprio toccato il fondo – ha osservato Veschi – e siamo costretti a prendere atto di un degrado morale e sociale molto forte all’interno della nostra comunità, di fronte al quale credo che le istituzioni e le forze di polizia siano chiamate a rafforzare la propria azione per garantire maggiore sorveglianza e sicurezza”.