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Furti in campagna: nel mirino adesso i vitigni. L'allarme della CIA

Alessia Chiriatti

La crisi si era già fatta sentire tra le filiere agricole: ma questa volta non si tratta di siccità o rincaro dei prezzi, bensì dei furti in campagna, che, a quanto dichiarato dalla CIA, la Conferenza Italiana Agricoltori, quest'anno colpisce anche la vendemmia. Non solo polli, rame e trattori: a fare impennare del 70% in più rispetto agli ultimi dieci anni i furti, sarebbe proprio l'uva. Si sono registrati, infatti, 150 episodi al giorno, che causano un danno al settore di ben 4,5 miliardi l'anno. Una cifra alla quale sarebbero attenti i ladri ed i malfattori che sanno quanto il mercato vitivinicolo frutti, ben superiore ai 3 miliardi sottratti all'anno dai taccheggiatori nei supermecati. I furti avverrebbero inoltre durante le operazioni di raccolta.

''Negli ultimi due anni – spiega la Cia – si registra un aumento superiore al 70 per cento rispetto al periodo che va dal 1999 al 2010, quando il numero dei furti oscillava tra gli 80 e i 90 al giorno''.

''Quello della sicurezza -afferma il presidente della Cia Giuseppe Politi- e' fenomeno estremamente preoccupante soprattutto per le aziende isolate, particolarmente esposte a pericoli quotidiani. E' per questo che chiediamo maggiore vigilanza nelle aree rurali per non lasciare soli gli agricoltori''.

La raccolta 2012: Dopo la pioggia dei giorni scorsi, l'anticiclone Bacco non si è fatto attendere ed ha riservato all'agricoltura, e al vino, quanto il suo nome fa presagire. Il caldo e il bel sole di questi giorni garantiscono una buona raccolta, e la possibilità di effettuare le operazioni anche laddovè è più difficile, ossia nelle zone collinari, dove avviene tutto manualmente.

Per quest'anno tuttavia sembra che la produzione sia in calo del 5%, ma la raccolta di uva di buona qualità garantirà comunque una produzione stimata sui 40,5 milioni di ettolitri di vino.

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