Un tentativo di furto, l'ennesimo, ieri pomeriggio a Pristino, una frazione di Citerna: a essere prese di mira sono sempre le case, spesso isolate dal resto del centro abitativo. Anche la tattica sembra essere la stessa: prima i ladri si accertano che non ci sia nessuno in casa, suonando al campanello o facendo squillare il telefono e attenendo risposta. Una volta sinceratisi, usano piedi di porco, tenaglie e quant'altro per introdursi in casa. E sono interessati sempre alla stessa refurtiva: oro, gioielli, denaro, auto, o addirittura armi.
Una “task force” – Giuliana Falaschi, sindaco di Citerna, è per questo intervenuta, interagendo con le forze dell'ordine e con la Prefettura di Perugia per comprendere quale sia la reale situazione, per cercare di fronteggiare l'ondata di criminalità che sta interessando tutta la zona dell'Alto Tevere, come anche le zone dell'umbertidese e di San Sepolcro. A riunione con il Corpo della Polizia Municipale del Comune, con il Maresciallo dei Carabinieri della stazione di Citerna, e con il comandante della compagnia dei Carabinieri di Città di Castello, la “task force” ha cercato di reperire quante più informazioni possibili e di raggiungere una strategia comune da attuare. Sull'argomento verrà poi organizzata anche una riunione dell'Amministrazione Comunale e dei rappresentanti delle associazioni locali.
Preoccupazione – Sono in particolare i cittadini ad essere allarmati per quanto sta accadendo a Citerna, che non risulta comunque essere tra i territori più colpiti. Solo durante il pomeriggio di lunedì, infatti, tentativi di furti a raffica si sono registrati tra Umbertide e Montone. Ma il fatto non esula dalla necessità di prendere dei provvedimenti. Per questo sono già state installate tre telecamere di videosorveglianza, per cercare di controllare gli ingressi al paese, ben collegato con la E45, dalla quale i malviventi entrano ed escono con facilità a bordo di auto rubate. L'invito del Sindaco Falaschi è inoltre quello di denunciare episodi di furti o di tentativi di ruberie, anche se ve ne è il sospetto, senza ovviamente creare falsi allarmismi. Le ore più a rischio sembrano essere quelle pomeridiane, e con le festività natalizie l'allerta aumenta. Necessario poi munirsi, suggerisce il sindaco, ed in particolare per quanto riguarda le case isolate, di strumenti di difesa ed allarme, o ad esempio, di sbarre alle finestre, soprattutto ai primi piani: tutte cose che potrebbero migliorare la sicurezza. (Ale. Chi.)
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