I carabinieri di Trestina hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di un 29enne e un 67enne residenti a Città di Castello
Trasportavano circa 500 kg di rifiuti di apparecchiature elettroniche a bordo di un furgone ma non avevano la minima autorizzazione.
I carabinieri di Trestina hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di un 29enne di origini campane e di un 67enne di origini marocchine – entrambi residenti a Città di Castello – ritenuti responsabili di gestione di rifiuti non autorizzata in concorso.
I due, lo scorso febbraio, erano stati fermati dai militari per un controllo mentre si trovavano a bordo di un furgone, di proprietà di un cittadino già noto alle forze dell’ordine. All’interno del mezzo, come detto, è stata rinvenuta mezza tonnellata di rifiuti elettronici (Raee), che gli stessi avrebbero raccolto tra Città di Castello e Trestina.
Le successive verifiche dei carabinieri hanno permesso di accertare che nessuno dei due risultava iscritto all’Albo nazionale dei gestori ambientali, né possedevano alcun tipo di permesso per il trasporto dei materiali.
Date le violazioni per entrambi è scattata la denuncia. Il furgone e il materiale trasportato sono stati sottoposti a sequestro. Nell’avviso di conclusione delle indagini per il 29enne italiano c’è anche l’aggravante della recidiva reiterata.