Sono sempre stazionarie le condizioni dei due giovani studenti soccorsi dopo una grave forma di intossicazione da botulino. I sanitari del Santa Maria della Misericordia sono in costante contatto per un utile confronto sulle procedure terapeutiche con i colleghi del centro antiveleni dell’Ospedale di Pavia, cui vengono comunicati i dati del monitoraggio dei parametri vitali. Intanto, da alcuni giorni i due pazienti sono stati sottoposti ad intervento di tracheostomia per favorire la respirazione.
I sanitari, secondo una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, informano che saranno necessari tempi medio-lunghi di degenza per la gravità del caso, accertata fin dall’arrivo in ospedale. “Anche se sedati, i pazienti ricevono al loro letto la visita dei familiari e, pur non potendo parlare, sono in grado di ascoltare i loro incoraggiamenti – fa sapere la dottoressa Rita Belfiori, nuova responsabile della Rianimazione del nosocomio perugino –. Pur comprendendo pienamente le esigenze dei mass media, che seguono costantemente l’evolversi di una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, si chiede che il diritto di cronaca sia utilizzato per informare senza clamore, soprattutto nel rispetto dei sentimenti delle famiglie dei pazienti”. L’impegno del personale medico – aggiunge la nota- è quello di comunicare a tempo debito novità importanti sugli sviluppi dell’attività assistenziale dei due pazienti.
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