Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale a vigilare sui circa 50 residenti del quartiere Cardeto (famiglie con bambini, anziani, ragazzi e ragazze) che, questa sera, hanno simbolicamente celebrato il funerale del parco e dell’intera zona. Una corona di fiori, striscioni, palloncini, e tavole imbandite per una cena che è stato l’occasione per focalizzare le tante criticità rispetto alle quali i cittadini sono più sensibili. Prima tra tutte, la mancata riapertura del parco cittadino Cardeto, dove sono cresciute generazioni di ternani e ternane, ma, oggi, ridotto a pochi metri quadri di erba incolta e una piazzola di cemento dove un ambulante monta i gonfiabili per i bimbi. Il resto è desolazione e abbandono. “A tre anni dalle promesse del Comune – dice un portavoce del comitato di quartiere – stiamo ancora aspettando. Ma non solo quello. I cittadini sono esasperati, ci sentiamo abbandonati. Non ci sono parcheggi, la sosta è selvaggia, la manutenzione inesistente”.