Categorie: Città di Castello Cronaca

Frontale auto-pullman, i superstiti “Walter un eroe” | Autopsia e tossicologici

A due giorni di distanza dal tragico frontale auto-pullman di sabato 19 settembre sulla SS219 a Mocaiana di Gubbio, la comunità della Valtiberina è in lutto per la morte dell’autista Walter Riponi, dipendente della Meoni Trasporti, molto conosciuto nella zona. Riponi, secondo quanto riferito dai testimoni, si è distinto nel momento del pericolo per aver attuato una manovra che ha permesso che nessuno dei  passeggeri dell’autobus rimanesse ferito gravemente.

L’autista eroe. Il 53enne infatti con le manovre attuate ha sia cercato di ridurre al minimo l’effetto dell’impatto, comunque devastante e in seguito che il bus finisse nel dirupo una volta sbalzato contro il guard rail. Lo hanno raccontato i passeggeri del pullman spiegando di aver visto proprio il momento in cui Riponi, si è piegato con il corpo per mettere più forza nel girare il volante ed è grazie a questo gesto se le conseguenze dell’incidente non sono state ancor più drammatiche.

Risposte dalle autopsie. La salma dell’autista originario di Monterchi (Ar), insieme a quella del 33enne conducente rumeno della Passat deceduto nel frontale, sono state trasferite, come disposto dal magistrato, all’obitorio dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, in attesa dell’autopsia e degli esami tossicologici disposti dall’autorità giudiziaria. Nell’esito degli esami si cercano anche risposte utili a chiarire i motivi di una simile tragedia. Al termine delle perizie medico legali arriverà il nulla osta per la restituzione dei corpi ai familiari che potranno così disporre i funerali.

Marito e moglie, entrambi di origine rumena (rispettivamente di 33 e 30 anni), che viaggiavano nell’auto schiantatasi contro l’autobus, hanno perso entrambi la vita lasciando così i tre figli, uno dei quali si è temuto potesse  essere stato coinvolto nell’incidente, dato il ritrovamento di alcuni giocattoli tra le lamiere. La donna, è deceduta in ospedale nella notte tra sabato e domenica, le sue condizioni erano parse da subito gravissime ai medici del 118 e ai sanitari che purtroppo non sono riusciti a salvarla.