“La sinistra è troppo frammentata, le energie politiche devono collaborare per portare dei risultati”: questa la motivazione che ha spinto Franco Belli, membro della giunta Comunale di Trevi, a passare dai Comunisti Italiani all'Italia dei Valori. “Ho apprezzato il fatto che l'IDV abbia un Comitato regionale,” aggiunge, “perché l'esperienza politica mi ha insegnato che non si possono elaborare piani di azione considerando i singoli Comuni: le decisioni prese in una città si ripercuotono su tutte le altre, dunque ogni realtà Umbra va considerata contestualmente con tutte le altre”.
Belli parla dunque di una scelta mossa da ragioni strutturali. Essa non rappresenta un distanziamento radicale dal partito in cui ha militato finora, che comunque continua a rispettare, e neanche un tentativo di destabilizzare la Giunta Regionale, visto che l'Italia dei Valori appoggia la coalizione di sinistra al Comune.
E' legittimo allora chiedersi, data l'alleanza tra Comunisti Italiani e IDV, in cosa consista praticamente la differenza sul piano di azione politico. Il Senatore Paolo Brutti, presente nella sala congressi del comune di Trevi, dove si è tenuta la conferenza stampa, parla di un'azione volta a riportare la sinistra italiana verso la strada maestra, data la deriva presa dai partiti alleati. Con lui anche l'ex assessore provinciale Alfredo Andreani.
La conferenza si conclude con un appello lanciato dal nuovo membro dell'Italia dei Valori ai giornalisti presenti nell'aula: “Siate maggiormente presenti durante i consigli, molto spesso vengono prese decisioni importanti senza che se ne parli sui giornali”. Immediata la replica di un cronista: “i consigli Comunali a Trevi non rispettano gli orari e ritardano gli inizi dei lavori fino a tre quarti d'ora. Se non c'è maggior serietà da parte degli amministratori non è possibile seguire le delibere”. Una soluzione sarebbe quella di effettuare riprese tramite webcam, da inviare su internet perché chiunque possa prenderne visione a qualsiasi ora, come auspicato dallo stesso Franco Belli e dal suo nuovo partito. Ma, almeno per ora, i Comuni italiani non sembrano vedere di buon occhio quest'iniziativa. O almeno non tutti.
(Val.Lan.)