“Ho vinto la malattia per ben due volte grazie a medici e infermieri di Branca. Ora tocca a me fare qualcosa per loro”. Con queste parole il 57enne Francesco Fagiani, chitarrista, insegnante e socio della scuola “Al Fondino” di Gubbio, annuncia l’uscita del suo primo album, che avrà soprattutto un fine benefico: raccogliere fondi per l’Aelc (Associazione Eugubina Lotta contro il Cancro) e il reparto Oncologia dell’ospedale di Gubbio-GualdoTadino.
“Uno non se l’aspetta – ha raccontato Francesco – però purtroppo è capitato anche a me di diventare malato oncologico. Una volta è successo 5 anni fa e un’altra 2 anni fa. Fortunatamente ne sono uscito, anche se in realtà non se ne esce mai, perché rimane sempre la paura il pensiero di ricadere nuovamente in questa malattia”.
Il progetto di Francesco Fagiani è la realizzazione di un disco, dedicato ai Beatles, “un gruppo che amo e grazie al quale faccio questo lavoro”. Il Cd contiene appunto brani della band di Liverpool, riarrangiati in chiave acustica, con la collaborazione di amici musicisti eugubini e non, ognuno con le proprie musicalità, esperienze e personalità. “Nessuno si è tirato indietro e questo mi ha fatto davvero molto piacere. L’idea di un disco è nata proprio perché faccio il chitarrista e l’unico modo per raccogliere fondi era quello di propormi con della musica“.
“Durante la malattia non è stato un percorso semplice, anzi: in famiglia, nei rapporti di lavoro e con gli amici sono momenti abbastanza delicati, dove si cerca molte volte il sorriso. E io devo dire che nel reparto di oncologia di Branca ho trovato persone stupende. Nonostante il dolore c’era sempre un sorriso da parte di medici e infermieri per metterti a tuo agio. E allora mi sono detto: nel mio piccolo potrei provare a fare qualcosa anch’io per loro“.
Cd e vinile di Francesco Fagiani – dal titolo “All You Need Is…” – si possono già prenotare nella sua pagina di crowdfunding. “Chiedo semplicemente che il vostro buon cuore vi porti ad acquistare l’album, in modo da raccogliere più fondi possibile per questi eroi della medicina”.