Umbria | Italia | Mondo

Fotovoltaico e ulteriori prodotti, le sfide del nuovo Cda del Gruppo Grifo Agroalimentare

L’assemblea dei soci del Gruppo Grifo Agroalimentare ha eletto all’unanimità il nuovo Consiglio di amministrazione. Che a breve, nella sua prima seduta, provvederà alla nomina del presidente per il prossimo triennio.

Con questa votazione l’assemblea ha espresso segnali di unità d’intenti, stabilità e continuità, dando prova di aver condiviso le scelte fatte dal Consiglio di amministrazione uscente, su proposta dell’attuale presidente della cooperativa, Carlo Catanossi. Incoraggiandolo tra l’altro a proseguire su questa strada, qualora venisse confermato alla guida del Gruppo Grifo Agroalimentare.

Il bilancio 2022

Contestualmente i soci hanno approvato il bilancio 2022, caratterizzato ancora da numeri importanti. Nell’ultimo anno il Gruppo ha fatto registrare un fatturato di oltre 70 milioni di euro, a fronte di un conferimento di latte da parte dei soci di circa 53 milioni di litri; nei vari stabilimenti del gruppo sono stati lavorati 50 milioni di litri di latte bovino e 3 milioni di quello ovo-caprino e bufalino. 

“Pur essendo stato un anno molto difficile – ha dichiarato Catanossi – il 2022 si è chiuso con i conti in pareggio, con una liquidazione del latte ai soci molto interessante e un fatturato in aumento, dovuto in parte anche al fenomeno inflattivo che ha fatto aumentare i prezzi dei prodotti. Quest’ultimo aspetto ci crea qualche preoccupazione per il futuro, ma stiamo governando il settore lattiero caseario dell’Umbria in modo molto positivo”.

I numeri del Gruppo Grifo Agroalimentare

Con i suoi 150 soci produttori, 6 stabilimenti, 1500 occupati nella filiera aziendale e 5000 partner commerciali, infatti, il Gruppo Grifo Agroalimentare è tra le più importanti cooperative dell’Umbria e contribuisce allo 0.5% del Pil regionale.

Fotovoltaico e nuovi prodotti

“Abbiamo sofferto in questo ultimo anno l’aumento dei costi delle materie prime, delle utenze – ha proseguito Catanossi – e dell’energia in particolare, che hanno fatto raddoppiare il prezzo del latte. Questo ha avuto ripercussioni negative sui consumi. I costi sono ancora alti e ci dovremo preparare ad un aumento del costo del denaro. Con il 2022 si chiude una lunga fase di investimenti produttivi che ha riguardato strutture, caseifici e macchinari. Adesso si aprirà una nuova fase di investimenti, più contenuti dal punto di vista dei costi ma molto strategici dal punto di vista dell’attività produttiva e aziendale. Daremo il via all’installazione di due impianti fotovoltaici, uno a Norcia e un altro a Ponte San Giovanni, da cui ci aspettiamo un forte ritorno economico sui costi energetici”.

“Sul versante dei prodotti – ha continuato Catanossi – entro fine anno realizzeremo la seconda linea di produzione per il latte a lunga conservazione. Quest’anno, poi, abbiamo lanciato alcune novità, tra cui PROTEin, il latte ad alto contenuto proteico, e la panna da montare a lunga conservazione, prodotti che ci stanno aprendo nuovi spazi di mercato e che i consumatori hanno già dimostrato di apprezzare”.