Ennesima dimostrazione dell’indispensabile importanza della presenza dei Reparti del Corpo Forestale dello Stato sul territorio, è stata data due giorni fa dagli Uomini del Coordinamento Distrettuale di Spoleto e del Comando Stazione di Sant’ Anatolia di Narco (PG), che in circa 40 minuti dall’allarme sono riusciti a soccorrere e recuperare una Persona dispersa nei boschi dell’alta montagna sull’ Appennino Umbro a quota 1100 metri slm.
L’episodio si è concluso positivamente grazie alla minuziosa conoscenza e soprattutto dalla presenza delle locali strutture del C.F.S. quale il Coordinamento Distrettuale di Spoleto, (dove i familiari del disperso si sono recati per richiedere aiuto) e la Caserma di Sant’Anatolia di Narco, dove risiede e vive il Personale C.F.S. che anche non essendo in servizio è sempre disponibile e pronto ad intervenire.
Quando e come arrivare? Sono interrogativi importanti per il successo di tali operazioni, dove anche un solo minuto può fare la differenza fra la vita e la morte. Altro esempio nè sono gli incendi boschivi e la maggior parte dei reati ambientali, reati da contrastare in primis con la prevenzione, perché troppo spesso una volta consumati, comportano danni all’ambiente irreversibili o a lunga permanenza.
Il Sindacato Nazionale Forestale ha da sempre compreso e difeso l’importanza dei Forestali sul territorio e si batte contro la scellerata decisione dell’Ispettorato Generale, circa la chiusura di strutture periferiche. La presenza capillare dei Comandi Stazione Forestali, quali Unità di Reparto di base, è per il Nostro Sindacato di fondamentale importanza, contrariamente, chiusura o aggregazioni, sviliscono la natura giuridica, compiti istituzionali e funzioni del Corpo Forestale dello Stato, stabilite dalla Legge 36/04.