La Corte dei conti indaga per presunto danno erariale per i 17 milioni di euro stanziati anni fa dalla Regione Umbria per il recupero dell’area dell’anfiteatro romano di Spoleto e poi stornati per essere destinati ad altri progetti. Uno “scippo”, avvenuto quasi dieci anni fa – era il 2010 -, che da tempo viene contestato dalla città ducale. L’attuale sindaco Umberto de Augustinis (tra il plauso del suo predecessore Massimo Brunini) sin dal suo insediamento ha voluto puntare l’attenzione proprio sulla situazione dell’ex Caserma Minervio, dove ha portato politici di tutti i livelli: dall’ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani al ministro della Difesa Elisabetta Trenta e sottosegretari del Governo italiano, passando per la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Proprio il primo cittadino ha rivelato l’esistenza di un’inchiesta da parte della Procura regionale della Corte dei conti sui fondi in questione. “Avevano già fatto – ha spiegato – una prima verifica relativa all’utilizzo di alcuni fondi, adesso invece hanno aperto un’indagine di carattere generale. La Procura regionale vuole sapere come sono andate le cose del passato, perché si sono ripresi i soldi destinati all’anfiteatro”. A questo proposito, ha spiegato il sindaco de Augustinis, la Corte dei conti ha chiesto al Comune una relazione in merito, che l’ente sta predisponendo.