Dei 120 milioni di euro stanziati dal Miur per la messa in sicurezza antisismica di scuole di ogni ordine e grado, nemmeno un centesimo arriverà a Spoleto. Non c’è nemmeno una scuola spoletina, infatti, inserita nei posti utili della graduatoria pubblicata dal ministero nell’ambito del bando per la “messa in sicurezza, all’adeguamento sismico e/o alla nuova costruzione di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico ricadenti in zone sismiche 1 e 2 delle quattro regioni del Centro Italia interessate dagli eventi sismici del 2016 e del 2017″.
Il Comune di Spoleto aveva fatto richiesta per circa 28,7 milioni di euro su 21 scuole, mentre la Provincia di Perugia aveva chiesto fondi per 5 plessi di sua competenza, vale a dire le superiori. Nessuna delle istanze che interessano il territorio spoletino, però, è stata ammessa a finanziamento.
E non arriverà un soldo da questo cospicuo fondo del Miur – nonostante le attese – nemmeno per la scuola media “Dante Alighieri” e per la materna “Prato Fiorito”, finanziate dal commissario straordinario per la ricostruzione nel gennaio 2017 (con la previsione di realizzare un polo scolastico a San Paolo) e poi definanziate dopo che il Comune di Spoleto ha fatto marcia indietro sul progetto (e su cui è in corso un contenzioso tra amministrazione comunale e commissario alla ricostruzione). Per la “Dante”, tra l’altro, il Comune aveva previsto un cofinanziamento del 43,4% che secondo il bando del Miur dava diritto a 8 punti aggiuntivi, ma non è servito.
Ad essere finanziate con il bando Miur saranno quindi 58 scuole tra quelle dell’infanzia, elementari e medie, di cui 5 in Umbria (a Città di Castello, Scheggino, Gualdo Cattaneo e 2 a Campello sul Clitunno), oltre a 14 scuole superiori, di cui ben la metà umbre (5 a Foligno, 1 a Perugia e 1 a Terni).
Il Comune di Spoleto, basandosi sugli indici di vulnerabilità bassi (sotto all’1 previsto dalla normativa), aveva chiesto fondi per interventi su 21 scuole, prevedendo un cofinanziamento di oltre 6 milioni di euro.
Nell’immagine i fondi che erano stati chiesti dalla Giunta comunale.