Cultura & Spettacolo

A Foligno, sabato 12 novembre, una giornata per degustare i vini di 56 cantine umbre

Foligno diventa per un giorno la capitale umbra del vino: è tutto pronto infatti, per la terza edizione di Umbria in un bicchiere, in programma domani dalle 15 sino alle 22 nello storico Palazzo Candiotti, sede dell’Ente Giostra della Quintana. Un evento imperdibile per gli amanti del buon bere, gli esperti e gli operatori del settore. Un viaggio enogastronomico alla scoperta e riscoperta delle eccellenze umbre, grazie anche al Mangiatipico, che proporrà una speciale selezione di cibo di strada. La manifestazione si svolgerà nel cortile della dimora gentilizia e nei saloni a piano terra, dove sarà possibile degustare liberamente le produzioni di ben 56 cantine, rigorosamente selezionate nella nuova guida Slow wine 2017. A curare l’iniziativa è la condotta Slow Food Valle Umbra, guidata dal fiduciario Giovanni Maira, che punta al boom di presenze, forte anche del successo riscontrato nelle passate edizioni. Vini di tutti i tipi: bianchi, rossi, rosati, fruttati, corposi o dolci, tradizionali ed innovativi. Ce n’è davvero per tutti i gusti. E ci sarà l’imbarazzo della scelta non solo per riempire i bicchieri. Imperdibile, il menù proposto col Mangiatipico: dal sedano nero di Trevi alle lumache, dal lesso al ciccotto, dai prodotti da forno alle erbe aromatiche. Presenti anche gli invitanti stand del Mercato delle Tipicità con le eccellenze regionali: roveja, zafferano, miele, tartufo e salumi. Non mancherà un approfondimento tematico di settore, con il seminario di approfondimento ‘Socialwine’ ovvero: ‘la comunicazione che cambia. L’importanza di gestire l’immagine nel mondo dei social per una cantina’. L’Umbria in un bicchiere, nome che è tutto un programma, sarà anche all’insegna della solidarietà, questa volta in favore dei terremotati della regione. La condotta Slow Food Valle Umbra – fa sapere il fiduciario Giovanni Maira – ha scelto di devolvere gli incassi alla Comunanza agraria di Civita di Cascia ed ai suoi produttori di roveja”. In alto i calici quindi, per l’Umbria in un bicchiere.