Economia & Lavoro

Foligno, imprenditori sensibili premiati al Concorso “La fabbrica nel paesaggio”

Si terrà sabato 21 ottobre, a Foligno (ore 16, Palazzo Trinci) la cerimonia per la proclamazione dei vincitori del concorso internazionale “La fabbrica nel paesaggio”, promosso dal Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno, giunto all’ottava edizione. L’obiettivo del premio “è educativo e non competitivo”, ha spiegato stamani Gabriella Righi, presidente del Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno. I riconoscimenti vengono assegnati agli imprenditori e alle istituzioni che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del paesaggio.

Il concorso si articola in due sezioni. La prima è riservata agli imprenditori che abbiano realizzato o ristrutturato la sede della propria attività con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio. L’altra riguarda amministrazioni ed istituzioni che abbiano promosso, attuato o ristrutturato opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio.

Alla segreteria del concorso – sono stati coinvolti i diversi club per l’Unesco – sono arrivate 24 candidature, 23 da 13 regioni italiane (Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Sardegna, Sicilia e Umbria) e 1 dalla Slovenia. Il premio consisterà in un oggetto d’arte dell’artista folignate Sergio Marini.

Il vicepresidente del club Unesco di Foligno, Maurizio Biondi, ha ricordato che “il crescente successo del concorso è dovuto al fatto che si diffonde sempre di più la cultura del paesaggio ‘sostenibile’”. Il primo incontro dell’iniziativa è in programma alla vigilia della premiazione, venerdì 20 ottobre (a Palazzo Orfini, dalle 17) e ci saranno le testimonianze di coloro che, in passato, hanno presentato la loro candidatura. I soci dei vari club Unesco presenti a Foligno per il concorso “La fabbrica nel paesaggio” si recheranno domenica 22 ottobre a Norcia dove sarà possibile ammirare le opere restaurate con il contributo dei club Unesco in Italia.

Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura, ha sottolineato che “si tratta di un’iniziativa molto interessante, curato da un club molto attivo, che ha fatto cose grandi anche se in silenzio”.