di Francesco Balucani
A 24 ore dalla partita che potrebbe segnare le sorti di Giovanni Tedesco, l’allenatore non si pronuncia. Un’ulteriore debacle del falco potrebbe affossare definitivamente la fiducia riposta nel giovane tecnico, magari per lasciare nuovamente spazio all’omonimo Giovanni Pagliari, lasciato in disparte ad inizio campionato ma tuttora sotto contratto. In ogni caso, l’atmosfera generale sembra di intensa attesa. Roberto Damaschi, data la lunga trasferta che attendeva i giocatori biancoazzurri, ha preferito “spezzare il viaggio, in modo tale da mettere la squadra nelle migliori condizioni per lavorare bene e fare risultato”. A tal proposito, i falchetti sono stati impegnati giovedì in un match amichevole contro il Deruta, terminato con un deludente 2-2. Il reparto arretrato manca di solidità e le fasi offensive dimostrano come la squadra sia ancora priva di un disegno che la inquadri in modo chiaro e preciso. L’atteggiamento rimane rinunciatario, come se i singoli si sentissero impotenti di fronte alle disfunzionalità generali del team. Le uniche reti realizzate derivano da errori difensivi della squadra avversaria, dimostratasi abbordabile ma tenace. Per la trasferta di Melfi, Tedesco dovrebbe nuovamente affidarsi al modulo che domenica scorsa si era rivelato un fiasco totale, rimpiazzando Gaeta con Fiordiani come trequartista e facendo avanzare il primo a scapito di Gesuele. Balistreri inamovibile come prima punta. A centrocampo rimangono confermati Vassallo e Menchinella, affiancati questa volta dal recuperato Borgese. Il reparto arretrato – data la mancata acquisizione di nuove leve – rimane perlopiù inalterato: Cotroneo e Biondi centrali, affiancati da Adamo e Pupeschi come terzini. Francesco Bini, difensore classe ’89 con un passato nel Piacenza in serie B, dovrebbe essere tesserato solamente lunedì, troppo tardi per essere utilizzato già domani. Zandrini confermato come estremo difensore. A questo punto si attende solo di sapere se questa settimana di tensione tra giocatori, allenatore e vertici societari abbia sortito qualche effetto sugli ingranaggi della squadra. Se così non fosse, la panchina di Tedeso si troverebbe a rischio dopo appena cinque partite ufficiale, durante le quali nulla ha lasciato ipotizzare buoni presagi.