“ Facendo seguito alla la mozione presentata in data 16/01/2012 dal Consigliere Provinciale Luigi Andreani – PDL – avente ad oggetto “Situazione fiume Clitunno” e l’interrogazione urgente presentata in data 29/10/2012 dal Consigliere Provinciale Enrico Bastioli – Socialisti e Riformisti – avente ad oggetto “Moria di pesci nel Fiume Beverone e contratto di Fiume Clitunno– Scrive in un Ordine del giorno il Consigliere Provinciale del Pd Massimiliano Capitani, presentato in qualità di Presidente della Prima Commissione Consiliare Permanente – e al ruolo svolto dalla I° Commissione Consiliare Permanente della Provincia di Perugia, nelle sedute del 08/08/2013, 07/11/2013, 21/11/2013 alla presenza dell’Assessore Provinciale all’ambiente Roberto Bertini, dei rappresentanti dei Comuni di Bevagna, Spoleto, Montefalco, Trevi, del Consorzio di Bonificazione Umbra, dell’ARPA, della Valle Umbra Servizi, della USL Umbria 2 e del Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria di Bevagna” Capitani continua affermando che “I fiumi in oggetto interessano un territorio molto vasto dei Comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno e Bevagna. Nel corso degli anni, a seguito delle criticità d’inquinamento riscontrate lungo il corso di tali fiumi, si sono intraprese iniziative importanti come la stipula di un Protocollo d’intesa in data 17/10/2008 che ha interessato la Regione dell’Umbria, la Provincia di Perugia, i Comuni di Campello sul Clitunno, Trevi, Foligno e Bevagna, ATO 3 e l’ARPA UMBRIA, allo scopo di promuovere azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e più in generale del reticolo idrografico del fiume Clitunno, a seguito del disastro dell’UMBRIA OLII. Nello stesso periodo si sono sviluppate attività importanti promosse in un convegno dal CLUB UNESCO di Foligno, dove sono state affrontate le problematiche del Clitunno e degli altri fiumi, oltre ad altre iniziative fatte dalle Associazioni, dall’Istituzioni e dai cittadini allo scopo di poter affrontare la questione dell’inquinamento delle acque e definire azioni pianificate alla risoluzione di tale problema. Dal 2002 ad oggi i Comuni presenti nell’ATI 3 hanno pianificato e realizzato interventi per la sistemazione dei depuratori in località Casone nel Comune di Foligno e Camposalese nel Comune di Spoleto per un importo di oltre 16 milioni di euro. Nell’anno 2012 si è verificata una moria di pesci che ha interessato il fiume Teverone nel territorio del Comune di Bevagna con relativa denuncia/esposto ai Carabinieri del NOE da parte del Sindaco del Comune di Bevagna. Nel mese di aprile 2013 è nato a Bevagna il “Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria” di Bevagna con il fine di intraprendere iniziative importanti per evidenziare la criticità delle acque dei fiumi sopra indicati. La Delibera della Giunta Regionale n. 880 del 28 luglio 2013, è stato costituito un tavolo di lavoro iter-Istituzionale per l’attivazione del contratto di fiume del “Clitunno-Marroggia-Topino”, finalizzato alla riqualificazione ambientale e paesaggistica ed alla valorizzazione del bacino idrografico Clitunno-Marroggia-Topino e dei territori ad essi connessi. Dopo aver esaminato la relazione ed i dati dell’ARPA, il filmato prodotto dal “Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria”, in cui emerge nella sua totalità la gravità della situazione dell’inquinamento in questione; dal confronto avuto si è stabilito di intraprendere il seguente percorso: intraprendere un piano d’azione parallelo al contratto di Fiume; richiedere i dati alla USL Umbria 2; fare un sopralluogo della I° Commissione Consiliare al Depuratore di Casone ed al Canale Alveolo nel Comune di Foligno.La Giunta Regionale con Atto n. 1356 del 02/12/2013, ha inserito nel tavolo di lavoro Iter-Istituzionale il “Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria” di Bevagna”. Il documento chiede quindi al Consiglio Provinciale di impegnare il Presidente della Provincia e la Giunta a “ mettere in atto tutte quelle iniziative atte a risolvere l’ormai annoso problema dell’inquinamento dei corsi d’acqua dei fiumi indicati in oggetto e di collaborare con le altre Istituzioni ed il Comitato allo scopo di definire azioni mirate in tempi certi; attivare un percorso di prevenzione e controlli tramite il Corpo della Polizia Provinciale con un coordinamento con tutti i soggetti deputati ai controlli ;riferire alla Commissione competente e quindi al Consiglio sullo stato dell’arte delle iniziative intraprese per risolvere i problemi in questione”.