“Un’operazione trasparenza per spiegare nel dettaglio la situazione ambientale, relativamente alla qualità dell’acqua e dell’aria, del comune di Bevagna e proporre serie misure per tutelare i fiumi e i pozzi di acqua potabile, in difficoltà in assenza di una seria separazione tra acque bianche e nere. Il tutto alla luce degli ultimi fenomeni che hanno portato l’acqua dei fiumi a colorarsi e dei rapporti dell’Arpa, allarmanti per quanto riguarda la situazione di Timia e Teverone”. Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale con l’obiettivo di “sollecitare un’azione di trasparenza e studiare progetti di rilancio”.
Il legame della popolazione ai fiumi
“La popolazione bevanate – spiega Bori – ha profonda memoria dell’abbondanza di acqua, della sua trasparenza e qualità. La città è profondamente legata all’Accolta, l’invaso usato fino a qualche decennio fa come lavatoio pubblico, che termina con una cascata, importante anche a livello turistico. Da tempo però questa situazione è cambiata, tanto da spingere alla nascita del ‘Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria’ e con l’Amministrazione comunale pienamente in campo. L’obiettivo è quello di innalzare, secondo le normative europee, i livelli di pulizia Clitunno, Teverone e Timia, ora fermi tra l’insufficiente e il mediocre. Una situazione allarmante, testimoniata anche dai dati della centralina di Casevecchie, che evidenzia come alcune acque nere di Foligno e di Trevi finiscano direttamente nei fiumi. Ecco dunque la necessità di un intervento serio, con depuratori in ogni situazione”.
Un grande progetto europeo
“Servirebbe anche, dal punto di vista turistico, un valido progetto a livello europeo – prosegue Tommaso Bori – che dovrà coinvolgere diversi Comuni, per creare infrastrutture e spazi turistici per tutto il comprensorio, da Spoleto a Cannara. Spazi così attrezzati risulterebbero ancor più appetibili in una fase di rilancio dopo la pandemia, andando a riqualificare un intero territorio, apprezzato anche per i prodotti enogastronomici. L’amministrazione comunale di Bevagna si sta muovendo per realizzare un parco fluviale, ma è ovvio che affinché sia attrattivo, è fondamentale che le acque ritornino ad essere limpide e pure”.
Un ruolo maggiore per Arpa
“In questo quadro è auspicabile che l’Arpa – conclude il capogruppo Pd – che svolge il ruolo di controllo e negli anni ha monitorato la problematica, aumenti la disamina critica relativamente alle cause dirette e indirette dell’inquinamento, illustrando le zone a rischio e fornendo i presupposti per un’azione di tutela e di repressione, che finora è risultata inefficace. Da non sottovalutare infine il ruolo del Comitato, organo apartitico che punta a creare un seguito popolare che consolidi le azioni contro l’inquinamento e che potrebbe essere coinvolto”.