Alla scoperta del mercato coperto. Questa mattina Michele Fioroni assessore allo sviluppo economico e al marketing territoriale del Comune di Perugia ha presentato il super progetto che riguarda il recupero dello storico mercato perugino. Ecco che il professor Fioroni, che insegna marketing all’Università di Perugia ha portato tutta la sua esperienza e un metodo esplicativo che ha messo in luce la sua formazione. Slide alle spalle e concetti chiave ben espressi con un lessico accattivante che descrivono il progetto come “una nuova piazza cittadina, un luogo di socialità dove mangiare, fare esperienze e condividere file”. L’aperitivo lo prenderemo magari davanti ad una centrifuga per frutta e verdura e impareremo, sceglieremo, compreremo e mangeremo con grande attenzioni ai prodotti di qualità del territorio e con uno sguardo ai modi di mangiare innovativi e anche una vetrina per chi ama mangiare diverso. E si badi bene il progetto non si ispira al modello fiorentino ma punta a divenire un “modello perugino”.
Tre progetti in uno. Mercato coperto, nuovo mercato coperto e mercato della rupe. In questi tre blocchi si articola il progetto. Sulla terrazza, infatti, ci sarà la naturale prosecuzione dell’attuale mercato comunale con il rientro dei tre operatori ancora presenti e con l’apertura di nuovi spazi da assegnare, anche temporanei per offrire delle alternative, magari tematiche. Il mercato vero e proprio (uno spazio polifunzionale all’interno dell’ edificio con attività di ristorazione, vendita al dettaglio ed eventi, tutti aventi il food come protagonista assoluto, con cooking show, corsi e degustazioni) sarà gestito da un soggetto esterno, scelto attraverso un bando, che delineerà le linee strategiche ed operative dell’operazione. La terza anima è quella del mercato non alimentare che sorgerà in piazza della Rupe, dove verranno allestiti spazi in grado di ospitare gli operatori non alimentari che ora occupano la terrazza del Mercato, prevedendo anche la possibilità di garantire uno sbocco ulteriore a tutto l’artigianato umbro che, da sempre, contraddistingue la Regione come polo di eccellenza. Non tre aspetti slegati tra loro, comunque, ma “un unico mercato, dove le tre anime troveranno un modo completamente nuovo di dialogare tra loro e con il consumatore”.
Arriverà Eataly? Anche se questa mattina di nomi non ne sono stati fatti da mesi circolava l’interessamento di Oscar Farinetti, ma questo si vedrà. Intanto è stato spiegato che il nuovo mercato verrà dato in gestione attraverso un bando ad un soggetto privato che dovrà gestirlo per almeno 20 anni “con regole rigidissime” spiega Fioroni. L’affitto che sarà fissato sul 2 per cento dei 10 milioni di fatturato previsti, verrà versato direttamente al Comune.
Tempi e costi. I lavori, come ha spiegato l’ Architetto Enrico Antinoro, cominceranno a inizio 2016 e costeranno complessivamente 6,3 milioni, sei per l’ edificio e 300 mila per la piazza della Rupe. Di questi, cinque sono finanziamenti regionali, e 1,3 milioni della Cassa di Risparmio di Perugia. Si seguirà il criterio del “recupero filologico” ossia il ripristino della struttura originaria del 1933, il cui interno molti perugini non hanno mai visto, con il massimo scrupolo nel restauro di facciata, infissi, copertura, solai, etc. Immutata come spazi ma riqualificata, l’ area riservata a parcheggio. Quanto al mercato sulla piazza della Rupe, sarà “una struttura semplice e reversibile” che interagirà funzionalmente con l’ area del terminal del Minimetrò e la futura biblioteca degli Arconi.
Nuovi posti di lavoro. Uno degli effetti strategici del progetto sarebbe la destagionalizzazione del centro storico, con quattro stagioni tutte da vivere, quindi oltre i grandi eventi ed estendendo gli orari di frequentazione del centro “after hour”. Certamente non secondario è l’ impatto occupazionale dell’ operazione, perché il nuovo Mercato comporterà il beneficio di riportare il lavoro nel centro della città, che da anni soffre da questo punto di vista: sono previste circa 90/120 nuove assunzioni full time.
Il “marketing della nostalgia” con le moderne tecnologie. Fioroni ha anche sottolineato “il carattere innovativo” del progetto di cui il Comune, con i diversi uffici e aree tecniche competenti, è il protagonista, ed ha ringraziato i dirigenti che vi si sono impegnati. Questo pomeriggio sarà all’ attenzione della giunta il progetto preliminare. “Cuore pulsante dell’intero sistema – ha spiegato Fioroni – è la riaffermazione del mercato come luogo in cui fare la spesa, ri-consegnando al centro storico della città un polo di eccellenza ed una meta che devono poter essere tali non solo per i residenti della zona ma per tutti i cittadini, da una parte, e per i turisti, dall’altra, sempre più curiosi circa le tradizioni alimentari e sociali collegate al mondo del cibo e dell’alimentazione di ciascun paese”. Insomma il Mercato diverrà un vero e proprio hub alimentare.