Arresti domiciliari nei confronti di 5 cittadini, italiani e stranieri (del Marocco e della Costa d’Avorio) a cui viene contestato il reato di frode informatica. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Perugia su richiesta della Procura del capoluogo.
La tecnica utilizzata dai cinque era quella di carpire informazioni riservate attraverso messaggi telefonici inviati sul cellulare a titolari di conti correnti con i quali li informavano di un accesso abusivo sul proprio conto. Poco dopo un finto operatore della banca telefonava alla vittima, comunicando che ignoti avevano installato un virus sul proprio smartphone o computer, chiedendo di spegnere e riaccendere il dispositivo informatico per formattare il sistema. In realtà in questo modo installavano sul dispositivo delle vittime un file che consentiva loro di accedere di accedere ai conti correnti.
Le indagini hanno permesso di accertare che in questo modo sono stati sottratti almeno 50mila euro.
Nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari sono stati sequestrati 16mila euro, carte di credito e dispositivi informatici.