Finti esami per attestare la conoscenza della lingua italiana tramite il certificato “Celi” e favorire in questo modo l’ottenimento del permesso di soggiorno agli stranieri che pagavano il “servizio sicuro”. E’ scattata questa mattina l’operazione della Squadra mobile di Modena che ha visto 25 indagati e cinque persone finite agli arresti (di cui quattro ai domiciliari e una in carcere) per corruzione, falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti necessari al fine di determinare il rilascio di carta di soggiorno per lungo periodo ed indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.
Nel mirino della polizia il ‘Centro di Formazione Linguistico’ accreditato presso l’Università per Stranieri di Perugia. Secondo l’accusa, dietro il pagamento di centinaia di euro, agli stranieri che dovevano sostenere gli esami (circa 6mila i casi in tutta Italia) venivano forniti i test con le risposte esatte già compilate.
L’Università per stranieri di Perugia ha fatto sapere all’Ansa di ritenersi “parte lesa” nell’indagine della polizia di Modena e di avere interrotto ogni rapporto con il ‘Centro di Formazione Linguistico’ già nel dicembre del 2018 perché ritenuto non più funzionale alle esigenze didattiche alla base della convenzione.