Con la fine dello stato di emergenza Covid, che terminerà appunto oggi (31 marzo) anche la Chiesa cattolica prevede nuove regole.
L’arcivescovo di Spoleto – Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha per questo diffuso delle indicazioni alle parrocchie relative alla celebrazione delle messe, ma non solo, richiamandosi ai suggerimenti della Cei, la conferenza episcopale italiana.
“Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, – scrive monsignor Boccardo – offre la possibilità di una prudente ripresa. In seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo Italiano, con decorrenza 1° aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Tuttavia la situazione sollecita tutti ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus”.
Ecco dunque i consigli e suggerimenti indicati dalla Presidenza della Cei e richiamati dalla Curia arcivescovile in questa fase in cui è terminato lo stato di emergenza ma sono ancora numerosi i contagi per il Covid:
Disposizioni particolari anche la Settimana Santa 2022. L’arcivescovo in particolare chiede che “si esortino i fedeli a riprendere fedelmente la partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche”.
Per quanto riguarda la Domenica delle Palme, è previsto che sia celebrata come indicato dal Messale Romano. “I ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami”.
In merito alla lavanda dei piedi prevista il Giovedì Santo, “qualora si scelga di svolgere il rito, si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina”.
Nel Venerdì Santo, invece, viene chiesto di esprimere una speciale intenzione, una preghiera rivolta alla guerra in Ucraina:
Per quanti sono nella prova e soffrono a causa della guerra.
Preghiamo, fratelli e sorelle, Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo dalla guerra
e lo purifichi dagli errori,
allontani le malattie, vinca la fame,
renda la libertà ai prigionieri, spezzi le catene,
conceda sicurezza a chi viaggia,
il ritorno ai lontani da casa,
la salute agli ammalati
e ai morenti la salvezza eterna.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno,
consolazione degli afflitti,
sostegno dei sofferenti,
ascolta il grido di quanti soffrono a causa della guerra
e subiscono violenza e oppressione,
perché tutti nelle loro necessità sperimentino la gioia
di aver trovato soccorso della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
Infine, in merito alla Veglia pasquale, “potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito”.